- Oggi l'Autorità Portuale di Trieste ha presentato agli operatori le funzionalità di Black Box, il nuovo sistema informatico realizzato in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane con l'obiettivo di conciliare le agevolazioni del porto franco con le nuove norme previste dal codice doganale in materia di sicurezza. Il sistema, utilizzabile via web, è finalizzato al mantenimento della tracciabilità delle partite di merce che transitano nei punti franchi dello scalo triestino (via mare, strada o ferrovia) nel rispetto delle normative che disciplinano il regime speciale del porto franco.
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- L'ente portuale ha ricordato che il nuovo codice doganale dell'Unione Europea, la cui entrata in vigore è prevista per gennaio 2011, prevede infatti il controllo all'imbarco ed allo sbarco delle merci rendendo obbligatoria l'informatizzazione dei dati con la presentazione telematica della dichiarazione sommaria di pre-arrivo e pre-partenza delle merci ai confini. «L'inserimento del porto, con i suoi punti franchi, nel quadro delle procedure doganali dell'Unione - ha rilevato il presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, Claudio Boniciolli - agevolerà l'integrazione del porto stesso in un sistema di relazione europea che avrà nell'informatica applicata ai porti ed al controllo della movimentazione delle merci uno dei suoi pilastri portanti».
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- Per rispondere alle nuove direttive - ha spiegato l'Autorità Portuale - l'Agenzia delle Dogane ha messo a punto le procedure del proprio sistema informatico per il controllo della movimentazione delle merci nei porti, che, se applicate direttamente allo scalo triestino, renderebbero nulli i vantaggi del regime di porto franco. Il porto franco è infatti considerato fuori della linea doganale e sulla sua superficie si possono compiere, in piena libertà, tutte le operazioni inerenti allo sbarco, imbarco e trasbordo di materiali e merci, al loro deposito e alla loro contrattazione, manipolazione e trasformazione.
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- L'Autorità Portuale ricopre il ruolo di “garante delle informazioni” all'interno del porto franco tramite Black Box. In particolare, l'ente assicura il mantenimento e la riservatezza dei dati e permette la corretta fruizione delle informazioni. Inoltre la port authority fornisce la continuità operativa, l'accessibilità e l'usabilità del sistema, oltre che l'interoperabilità tra operatori economici autorizzati.
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- Il primo periodo di start up del Black Box avverrà con un costante affiancamento operativo per tutti gli operatori logistici e gli utenti del nuovo sistema.
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- Intanto l'Autorità Portuale ha reso noto di aver avviato dei lavori di ristrutturazione dell'Hangar 42 per la realizzazione della sala arrivi del nuovo terminal passeggeri dello scalo giuliano (inforMARE del 26 febbraio 2009). Per il completamento delle opere è previsto un investimento totale pari a 10 milioni di euro.
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