- Oggi si è tenuta la prima riunione del nuovo Comitato Portuale di Livorno che è stata incentrata sul nuovo Piano Regolatore Portuale, documento preso in esame dal precedente parlamentino dello scalo labronico lo scorso luglio ( del 13 luglio 2011).
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- «L'avvio della discussione in Comitato del nuovo piano regolatore - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti - è un importante passo in avanti sul terreno della competitività. Di qui al 29 marzo, giorno in cui si riunirà nuovamente il Comitato Portuale, mi aspetto caldamente che tutte le osservazioni critiche pervenuteci dai soggetti interessati si traducano in proposte emendative concrete. Per ora quello che conta veramente è che Livorno abbia finalmente un progetto per il futuro».
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- «Durante le consultazioni - ha rilevato Gallanti - c'è stata una totale condivisione da parte dei soggetti interessati. Tutti hanno compreso che dobbiamo superare la frammentazione e puntare all'aggregazione delle funzioni per concentrare l'impegno sulla crescita di concorrenzialità dello scalo».
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- L'authority portuale di Livorno ha reso noto che tra le osservazioni sul nuovo PRP emerse durante il Comitato odierno, molte si sono incentrate sul nuovo assetto del Porto Passeggeri: in particolare, la decisione di delocalizzare il traffico dei forestali sul Molo Italia e di lasciare da subito alle crociere gli accosti 46 e 47 dell'Alto Fondale, ha suscitato qualche perplessità. C'è infatti - ha confermato l'ente - chi teme che, nell'ottica di una piena trasformazione del TAF ad area funzionale delle crocieristica, la perdita delle aree coperte e scoperte su questa area non sarà adeguatamente compensata dalle aree destinate al Porto Cellulosa, anche perché già in gran parte usate a questo scopo.
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- Da parte sua l'Autorità Portuale ritiene che lo spostamento del traffico cellulosa e merci varie dall'Alto Fondale al Molo Italia non inciderà negativamente sull'andamento del traffico dei forestali: «verranno edificati nuovi capannoni nell'area destinata ai forestali - ha precisato il responsabile del Piano Regolatore Portuale dell'authority, Claudio Vanni - gli spazi per costruire queste superfici coperte ci sono: basti pensare alle aree industriali della Cementeria Sacci o della Sosietà Intercontainer». L'unico ostacolo al pieno sviluppo del traffico dei forestali - ha osservato - è rappresentato semmai dai canterini, dai rimorchiatori, dalle granaglie e dal cemento: «sono attività - ha spiegato Vanni - che al momento non è possibile pensare di delocalizzare».
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- L'Autorità Portuale ha specificato che per il futuro sono previsti anche interventi migliorativi sulle infrastrutture del nuovo porto passeggeri (calate Pisa, Orlando e Alto Fondale). In particolare è allo studio la possibilità di riprofilare le calata Orlando e la testa dell'Alto Fondale, al fine di permettere l'accesso alle più moderne navi da crociera . L'altro obiettivo è il riempimento di buona parte del bacino Firenze per utilizzarlo come parcheggio multipiano, realizzando al contempo una “piattaforma” di collegamento tra le aree della calata Carrara e le aree delle calate Pisa e Orlando.
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- L'ente portuale ha evidenziato che sulle restanti aree definite da Gallanti non ci sono state divergenze. È stata confermata la proposta dell'accorpamento del traffico delle autostrade del mare in un unico grande terminal costituito dalla darsena Inghirami e dalle aree Sintermar così come l'ipotesi di un maxi terminal Multipurpose con l'obiettivo di giungere ad una utilizzazione più efficiente e produttiva della sponda est della Darsena Toscana considerando che alle sue spalle ci sono grandi aree in gran parte poco utilizzate o non utilizzate, come, per esempio, quella della ex Seal di proprietà dell'Autorità Portuale. Confermata anche la proposta di collocare in questo ambito il terminal rinfuse solide attualmente presente sulla Calata Orlando.
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- Per la realizzazione della Piattaforma Europa, piastra logistica per i container, la prima fase proposta consiste nel consolidamento della prima vasca di contenimento dei fanghi d'escavo del porto. Una volta consolidata, la prima vasca di colmata verrà sfruttata come un nuovo piazzale con banchina di circa 600 metri e sarà una parte di quel terrapieno Sud che, secondo le linee generali del PRP, verrà utilizzato per il traffico dei contenitori.
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- In apertura della riunione odierna Gallanti ha reso noto che la prossima settimana verranno stipulati i contratti per la realizzazione della seconda vasca di colmata e per la caratterizzazione dei fanghi della Darsena Toscana.
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- In merito alle attività industriali del porto, l'Autorità Portuale ha confermato l'intenzione di rilanciare il comparto dei bacini di carenaggio, collocato ad ovest del Porto Mediceo ed ha annunciato che, con tale obiettivo, è stato dato mandato al RINA di definire uno studio di mercato e un piano industriale per riattivare il bacino in muratura, per ristrutturare il quale servono oggi tra i 18 e i 20 milioni di euro. In riferimento al complesso dei bacini - ha rilevato l'ente portuale - diventa inoltre necessario riconsiderare il Piano Particolareggiato comunale relativo alla Porta a Mare per modificarne in parte le destinazioni funzionali e renderlo compatibile con l'attività dei bacini di carenaggio.
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- Infine, per portare a complemento il progetto di waterfront della città storica, è prevista la realizzazione di un approdo nautico alla Bellana dove delocalizzare i circoli nautici presenti nel Porto Mediceo e nella Darsena Nuova.
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- Nel corso del Comitato Portuale odierno si è parlato anche dell'imposta regionale sulle concessioni marittime, la sovrattassa che sulla base di una norma del 1971 la Regione Toscana ha imposto ai terminalisti concessionari di aree del demanio. L'Autorità Portuale aveva precedentemente inviato alla Regione Toscana una nota con la quale chiedeva la sospensione dell'iter procedurale per la riscossione dell'imposta sinché non fosse giunto un chiarimento da parte delle amministrazione statale. Purtroppo - ha ricordato l'Autorità Portuale - gli uffici regionali hanno disatteso l'invito del segretario generale, che aveva già manifestato profonde perplessità in riferimento all'applicabilità dell'imposta alle concessioni demaniali. Per questo motivo, oggi il Comitato Portuale ha dato mandato al presidente Gallanti di intercedere presso il presidente della Regione, Enrico Rossi, affinché «venga recepita l'inapplicabilità dell'imposta», e «venga quantomeno disposta la sospensione delle già avviate procedure di esazione fino alla pronuncia delle amministrazioni statali».
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- Gallanti ha infine comunicato che nella prossima riunione del Comitato Portuale verrà riproposto, per la definitiva adozione, il regolamento attuativo per l'effettuazione da parte di Agelp dello strumento di “avviamento” di lungo periodo.
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