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Rinnovata per 53 anni la concessione a La Spezia Container Terminal
La società investirà 200 milioni di euro, di cui circa 80 milioni dedicati ad opere civili che saranno incamerate dalla parte pubblica
4 luglio 2012
Oggi il Comitato Portuale della Spezia ha dato il via libera all'istanza di rinnovo anticipato della concessione presentata nel gennaio scorso da La Spezia Container Terminal (LSCT), la società del gruppo Contship Italia che gestisce il principale container terminal del porto ligure. L'Autorità Portuale della Spezia ha precisato che l'istanza, dal momento della sua presentazione, è stata pubblicata su tutti gli organi ufficiali e pubblici e che, non essendo stata avanzata alcuna osservazione né presentata alcuna domanda concorrente, a seguito di un approfondito esame del piano d'impresa proposto è stato deciso di accoglierla.
L'investimento previsto da parte della società terminalista è di 200 milioni di euro. In particolare, a fronte di una concessione di 53 anni, LSCT investirà in infrastrutture, attrezzature e grandi mezzi e gli investimenti principali saranno realizzati nei primi 6-7 anni. LSCT provvederà all'allungamento del Molo Fornelli per consentire l'attracco contemporaneo di navi di nuova generazione, costruirà la nuova banchina al posto della Marina del Canaletto e razionalizzerà il Molo Fornelli attraverso altri interventi. L'Autorità Portuale ha sottolineato che, sul totale degli investimenti, circa 80 milioni saranno dedicati ad opere civili che quindi, al termine della concessione, saranno incamerate dalla parte pubblica.
Si tratta - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale, Lorenzo Forcieri, di «un messaggio di speranza per l'economia non solo regionale ma dell'intero Paese. Con gli investimenti previsti da LSCT e già indicati dal Piano Regolatore Portuale, l'azienda, una delle più solide nel panorama nazionale, amplierà la sua presenza nel nostro scalo con evidenti positivi riflessi sul piano economico ed occupazionale. Aumenterà la capacità e la forza attrattiva del porto spezzino a circa 1milione e 800mila teus con un incremento degli addetti pari a circa il 50% degli attuali». «È la prima volta - ha aggiunto - che in Italia un'opera di questo tipo viene realizzata interamente con capitali privati senza impiego di risorse pubbliche, che oggi peraltro sono carenti».
L'amministratore delegato di LSCT, Marco Simonetti, ha sottolineato che l'obiettivo della società è di «mantenere ed accrescere alla Spezia posizioni di avanguardia. Con queste opere - ha spiegato - acquisiremo nuove importanti quote di mercato e ci radicheremo ancora di più in questo territorio in cui da sempre crediamo».
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