- Oggi presso la sede di Assolombarda a Milano, nel corso del convegno “La Spezia: gateway-port per il Nord Italia”, è stato presentato un rapporto del Centro di Ricerca sulla Logistica dell'Università Carlo Cattaneo LIUC che contiene una serie di riflessioni sul modello organizzativo del “Sistema Spezia”, sistema che è caratterizzato da un'articolata offerta di servizi marittimi che lo collegano con i principali mercati mondiali del Far East, del Nord America e dell'Africa occidentale, da una fitta rete di collegamenti con i principali porti del Mediterraneo, da un elevato utilizzo della modalità ferroviaria, dalla disponibilità nell'immediato retroterra di un'area a vocazione logistica, dall'utilizzo del preclearing (lo sdoganamento direttamente in mare), da servizi settimanali che collegano il porto ligure con la Turchia, il Mar Nero e con i principali porti della costa mediterranea dell'Africa, da un corridoio doganale porto-retroporto, da pochi soggetti decisori e da un'ottima collaborazione attiva tra i principali attori del sistema portuale: Autorità Portuale, Autorità Marittima, Agenzia delle Dogane, gestori dei terminal, agenzie marittime, spedizionieri doganali.
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- «Innovazione, flessibilità, adattamento alle esigenze della merce e dei mercati - ha sottolineato nel corso dell'incontro il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri - sono per noi realtà, da molto tempo prima che diventassero parole di moda. A parlare sono i numeri, cui si devono aggiungere le costanti innovazioni dei processi logistici per migliorare e velocizzare le procedure di controllo e verifica della merce con l'obiettivo di offrire servizi sempre più efficienti ai clienti del porto e per rispondere al meglio alle reali esigenze del mercato. Presto - ha ricordato - si concretizzeranno gli investimenti “materiali” privati da parte di LSCT (Gruppo Eurokai e Marinvest) e di Arkas-Tarros Cosulich per un totale di 300 milioni di euro, ma già sono in corso gli investimenti immateriali come il preclearing e lo sportello unico doganale per velocizzare i servizi offerti ai nostri clienti perché siamo un ente pubblico con una forte visione di business e che aspira ad essere un ruolo non solo nazionale ma anche internazionale».
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- «La portualità - ha rilevato il presidente dell'Unione Industriali della Spezia, Giorgio Bucchioni - non è una variabile indipendente: è un servizio all'economia ed alle imprese ed è quindi inserita nei processi competitivi che riguardano il Paese. La cultura del porto spezzino e delle sue componenti è orientata alla competizione, all'efficienza ed alla economicità. Occorre semplificare ed alleggerire le ingessature burocratiche che ostacolano lo sviluppo senza perdere tempo a studiare riforme fini a sé stesse».
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- Al convegno sono intervenuti anche Fabrizio Dallari, direttore del Centro di Ricerca sulla Logistica Università Carlo Cattaneo LIUC, Sergio Curi, senior advisor del Centro di Ricerca sulla Logistica dello stesso istituto, Michele Giromini, amministratore delegato di La Spezia Container Terminal, Alessandro Laghezza, presidente di Sistema Porto, Bruno Pisano, presidente dell'Associazione Spedizionieri del Porto di La Spezia, ed Elvio La Tassa, direttore dell'Ufficio delle Dogane della Spezia.
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