- Con la sottoscrizione delle quote davanti al notaio Valerio Vignoli è stato ufficializzato il nuovo assetto societario dell'ALP, l'agenzia che ai sensi dell'articolo 17 della legge 84/94 è titolata ad integrare l'organico delle imprese portuali duranti i picchi di lavoro nel porto di Livorno. Nella compagine societaria è entrata l'Autorità Portuale con una partecipazione pari al 49% che, come previsto dall'ente ( del 25 e 26 novembre 2015), ha carattere temporaneo, ed ha affiancato Uniport e Terminal Darsena Toscana (TDT) ciascuna con il 10%, Lorenzini, LTM, Neri Depositi Costieri Spa e CILP con il 7% a testa e TCO con il 3%.
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- «Si tratta - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti - di un primo importante risultato. L'ingresso dell'Authority dentro l'ALP non solo ha scongiurato la messa in liquidazione della società ex articolo 17, ma ha anche fatto sì che i vecchi soci rimanessero all'interno della compagine societaria. Ora possiamo guardare con maggiore serenità al futuro e pensare, non appena le condizioni lo permetteranno, anche ai lavoratori interinali della Intempo».
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- Al termine dell'incontro con il notaio l'assemblea dei soci ha revocato la messa in liquidazione dell'ALP e ha successivamente nominato i membri del nuovo consiglio di amministrazione che è costituito dal segretario generale dell'Autorità Portuale, Massimo Provinciali, nelle vesti di presidente, e da Matteo Paroli (dirigente demanio e lavoro portuale dell'Autorità Portuale), Umberto Paoletti (direttore di Confindustria), Luca Becce (amministratore delegato di TDT) e Carlo Savi (presidente di Uniport).
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- Il nuovo consiglio di amministrazione, riunitosi al termine dell'assemblea dei soci, ha deliberato all'unanimità la proroga per 18 mesi del contratto di affitto del ramo di azienda e ha nominato due amministratori delegati: Luca Becce avrà la delega alla redazione e alla realizzazione degli obiettivi del piano industriale, mentre Carlo Savi si occuperà delle attività operative di avviamento dei lavoratori. Il prossimo passaggio sarà la redazione di un piano industriale che renda veramente efficiente il servizio di fornitura temporanea della manodopera in porto.
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