Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
17:54 GMT+1
L'Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei ha espresso «forte preoccupazione» per le multe comminate dall'Antitrust
L'importo delle sanzioni appare a dir poco esorbitante, ha denunciato l'ACAP sottolineando che sono così a rischio circa 1.000 posti di lavoro
11 febbraio 2015
L'Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei (ACAP) ha espresso «rammarico e forte preoccupazione» per il provvedimento con cui l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato per oltre 14 milioni di euro le principali compagnie di navigazione attive nel Golfo di Napoli ( del 10 febbraio 2015).
Sottolineato di ritenere «che il provvedimento sia profondamente ingiusto», in particolare l'associazione ha contestato che «le imprese abbiano attuato un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza» e che «le imprese abbiano violato gli impegni assunti in esito al procedimento I689, che la stessa AGCM aveva chiuso nel 2009 senza accertare alcuna infrazione delle leggi antitrust».
L'ACAP ritiene di aver dimostrato nel corso del procedimento «che il settore dei trasporti marittimi nel Golfo di Napoli costituisce un mercato aperto ed accessibile, né - ha precisato l'associazione - l'AGCM ha individuato alcuna condotta imputabile alle compagnie private di navigazione che abbia avuto per oggetto o effetto la chiusura del mercato».
«Analogamente - ha rilevato l'ACAP - in materia tariffaria, l'AGCM non ha provato alcuna “collusione sui prezzi”. È noto - ha ricordato l'associazione - che nel mercato del Golfo di Napoli, le tariffe sono state fissate dapprima dallo Stato (mediante la definizione delle tariffe Caremar) e successivamente dalla Regione Campania. Sul punto - ha spiegano inoltre l'associazione - l'ACAP ha documentato con una perizia redatta da un'economista indipendente che negli ultimi dieci anni le tariffe non hanno mai subito aumento superiore all'inflazione annua programmata».
L'associazione ha denunciato che «l'importo delle sanzioni irrogate, pari complessivamente ad oltre 14 milioni di euro, appare a dir poco esorbitante» ed ha evidenziato che, «se applicate, simili ammende condurrebbero inevitabilmente alla crisi economico-finanziaria per numerose imprese produttive che da decenni contribuiscono allo sviluppo del Paese, versando ingenti tasse e contributi previdenziali; alla perdita di circa 1.000 posti di lavoro».
L'associazione ha annunciato ricorrerà al giudice amministrativo contro il provvedimento dell'AGCM, «per far valere in tale sede - ha concluso l'ACAP - i numerosi profili di ingiustizia e illegittimità che viziano il provvedimento».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore