- L'associazione dei porti europei, sulla base degli esiti di un sondaggio condotto tra i porti passeggeri dell'UE, ha identificato le principali problematiche e sfide che devono affrontare i porti crocieristici e ha annunciato l'intenzione di definire una serie di buone pratiche per il settore.
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- In particolare, le Autorità Portuali dei porti che sono scalo di navi da crociera hanno individuato sei principali sfide con cui devono confrontarsi: la concorrenza e la cooperazione tra i porti crocieristici, i rapporti con la città e le autorità locali, le infrastrutture dentro e attorno al porto, i rapporti con le compagnie crocieristiche, il rapporto tra le crociere e i servizi di trasporto merci all'interno del porto e infine le problematiche della sicurezza, delle dogane e del controllo delle frontiere.
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- Oggi a Bruxelles, nel corso della sessione di apertura del primo Pan European Dialogue on Cruise, il presidente dell'European Sea Ports Organisation, Santiago Garcia-Milà, ha annunciato che per ciascuno di questi temi la commissione dell'associazione che si occupa delle questioni delle crociere e dei traghetti, che è stata recentemente costituita, definirà una serie di buone pratiche.
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- «I problemi del settore delle crociere - ha spiegato il presidente di ESPO - non dovrebbero essere affrontati in maniera isolata. L'attività crocieristica nei nostri porti dovrebbe essere sul nostro radar in ogni discussione politica che affrontiamo: l'ambiente, la governance, la safety, la security e il mercato interno. Dobbiamo valutare l'effetto delle iniziative politiche comunitarie non solo dal punto di vista delle merci, ma anche il loro impatto sulle attività delle crociere e dei traghetti».
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- Garcia-Milà ha specificato che per definire le buone pratiche le Autorità Portuali dell'Unione Europea costituiranno degli specifici gruppi di lavoro, ma si apriranno anche al dialogo con tutte le altre parti interessate: «avremo bisogno - ha sottolineato - del sostegno e del contributo di tutti quelli che operano nel settore».
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