- A seguito dell'ennesima e gravissima tragedia avvenuta due giorni fa nel Mediterraneo, con il naufragio nel canale di Sicilia di un'imbarcazione carica di migranti che ha causato centinaia di vittime, e dell'esito della riunione di ieri dei ministri degli Affari esteri e interni dell'Unione Europea in cui è stato confermato un forte impegno per prevenire le ecatombi che si susseguono nel Mediterraneo, le associazioni armatoriali ECSA e ICS hanno ribadito la loro esortazione alle nazioni dell'UE affinché affrontino questa crisi umanitaria ed hanno manifestato apprezzamento in particolare per la decisione di convocare per giovedì prossimo una riunione straordinaria del Consiglio europeo per affrontare il grave problema.
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- «La portata della tragedia verificatasi nel fine settimana - ha sottolineato il segretario generale dell'European Community Shipowners' Associations (ECSA), Patrick Verhoeven - è senza precedenti e i leader europei non possono più ignorare la catastrofe che si verifica al confine marittimo dell'UE».
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- Ricordando che l'industria dello shipping concorda sulla assoluta necessità di trovare un mezzo per reprimere i trafficanti di esseri umani e per affrontare le complesse cause di questa migrazione di massa via mare di decine di migliaia di persone disperate, Verhoeven ha ribadito che «tuttavia la priorità più urgente e immediata è che gli Stati membri dell'UE aumentino le risorse per le operazioni di ricerca e soccorso prima che altre migliaia di persone perdano la vita». «La fornitura di finanziamenti e risorse per le operazioni di ricerca e soccorso - ha aggiunto il segretario generale dell'associazione armatoriale europea - costituisce un passo positivo, ma è necessaria una maggiore chiarezza per comprendere le implicazioni nell'operare nel quadro del mandato di Frontex», l'organismo comunitario che coordina le attività di pattugliamento delle frontiere dell'Unione Europea.
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- «Abbiamo davvero bisogno di un'operazione Mare Nostrum dell'UE», ha rilevato il segretario generale dell'International Chamber of Shipping (ICS), Peter Hinchliffe, riferendosi all'operazione umanitaria italiana che, prima di essere sospesa l'anno scorso, nel 2014 ha coordinato il salvataggio di circa 200.000 persone, 40.000 dei quali soccorsi da navi mercantili. «L'Italia, Malta ed altri paesi del Mediterraneo e le navi mercantili su cui hanno fatto affidamento per centinaia di operazioni di salvataggio su larga scala, molte che hanno coinvolto centinaia di persone - ha osservato Hinchliffe - semplicemente non possono continuare a gestire la situazione senza il sostegno collettivo di tutti Stati membri dell'Unione Europea, che devono agire subito, senza ulteriori indugi».
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