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- Sabato nel porto di Trieste (ALPT), la cui istituzione è stata promossa nei mesi scorsi dalla locale Autorità Portuale che ha coinvolto gli operatori dello scalo ( del 29 gennaio, 19 febbraio e 25 maggio 2016). L'ente portuale ha specificato che l'entrata in attività dell'ALPT è avvenuta a seguito della sottoscrizione degli accordi individuali per i 111 lavoratori interessati, provenienti dalla Deltauno e dalla Minerva Servizi.
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- L''Autorità Portuale di Trieste ha ricordato che la costituzione della nuova Agenzia è stata promossa con lo scopo di «stabilizzare il mercato del lavoro al suo interno, migliorare la tutela dei lavoratori, risolvendo situazioni di precarietà (come quelle relative al fallimento della Cooperativa Primavera), e dotare lo scalo di una moderna struttura di gestione del lavoro temporaneo, con una piena collaborazione fra soggetti pubblici e privati».
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- «Ora - ha sottolineato il commissario straordinatio dell'authority portuale, Zeno D'Agostino - si volta pagina, guardando ad un futuro basato sulla professionalità, la produttività e la sicurezza del lavoro. Le risorse umane per noi sono importanti quanto le infrastrutture. È questa la nostra idea di sviluppo, e questo tipo di indicatori devono essere inseriti nella valutazione della performance dei porti, al pari delle statistiche. I numeri positivi dei traffici non bastano, se non c'è crescita dell'occupazione. Mentre in molti scali italiani ed europei il lavoro sembra essere elemento di conflitto, qui è indice di unione».
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- Il segretario generale dell'ente, Mario Sommariva, ha ringraziato aziende, organizzazioni sindacali e lavoratori per la collaborazione ricevuta ed ha definito quello dell'ALPT un «modello che può essere esportato e adattato anche negli altri scali italiani».
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