- La norvegese DHT Holdings ha respinto una proposta di fusione presentata dalla compagnia armatoriale connazionale Frontline con lo scopo di combinare le flotte di petroliere delle due aziende, che hanno entrambe sede legale nelle Bermuda. La proposta della Frontline prevede che questa acquisisca l'intero capitale azionario della DHT tramite l'assegnazione agli azionisti di quest'ultima di 0,725 azioni della Frontline per ciascuno dei titoli azionari della DHT in loro possesso.
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- Il consiglio di amministrazione della DHT Holdings ha respinto la proposta di fusione. «Il nostro Board - hanno spiegato gli amministratori delegati della compagnia, Trygve P. Munthe e Svein Moxnes Harfjeld - ha stabilito all'unanimità che l'offerta di scambio di una azione DHT per 0,752 azioni di Frontline (equivalente ad un valore attuale di circa cinque dollari per azione DHT) è del tutto insufficiente e sottovaluta notevolmente la nostra società e sottovaluta quelli che sarebbero i fondamentali del contributo di DHT ad un'eventuale fusione».
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- «Inoltre, e cosa più importante - hanno proseguito Munthe e Moxnes Harfjeld - Frontline ha proposto di pagarci in azioni di Frontline il cui valore è notevolmente gonfiato e significativamente superiore al valore della flotta». «Ciò - hanno sottolineato - è assolutamente inaccettabile». I due amministratori delegati hanno evidenziato che la flotta di Very Large Crude Carrier della DHT ha un'età media di circa sei anni, mentre l'età media della flotta di VLCC della Frontline ha un'età media di quasi 11 anni.
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- Attualmente la flotta della DHT, che è di intera proprietà della compagnia, è composta da 19 VLCC e due Aframax; inoltre DHT ha in costruzione altre due VLCC che saranno prese in consegna il prossimo anno. La flotta della Frontline è composta di 54 navi cisterna, di cui 22 VLCC, 15 Suezmax, tre Aframax, 13 LR2 ed una MR.
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- Appresa la decisione di DHT di respingere la proposta, decisione che è stata ufficializzata oggi dal consiglio di amministrazione, l'amministratore delegato di Frontline, Rotert Hvide Macleod, ha replicato che la sua compagnia è convinta «che la nostra offerta agli azionisti di DHT sia assolutamente interessante in quanto offre un significativo premio anticipato ed inoltre offre a tutti gli azionisti l'opportunità di trarre pieno beneficio dalle significative sinergie e dall'interesse che verrebbe creato con la fusione».
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