- Il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Concommercio, Paolo Uggè, ha inviato una lettera al ministro delle Inftrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, chiedendo chiarimenti su una possibile commistione tra alcune Autorità di Sistema Portuale e un'associazione di rappresentanza imprenditoriale di natura privatistica, legame sul quale - ritiene Conftrasporto - ci potrebbe essere l'ombra del conflitto d'interesse.
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- Conftrasporto non menziona l'associazione imprenditoriale in questione, ma non è difficile individuarla nell'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile (A.L.I.S.), nuova organizzazione che è stata istituita alla fine dello scorso anno per promuovere lo sviluppo del trasporto intermodale ( del 17 ottobre 2016). Nei giorni scorsi alla nuova associazione hanno aderito l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale, che gestisce i porti di Venezia e di Chioggia, e l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale del Mar Tirreno Centrale, che gestisce i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
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- «Apprendiamo da notizie di stampa - ha scritto Uggè al ministro - che alcune Autorità di Sistema Portuale avrebbero recentemente aderito ad una associazione di natura privatistica, che dovrebbe occuparsi di temi legati al trasporto e alla logistica. Pur riconoscendo e rispettando l'autonomia decisionale di ciascuna Autorità di Sistema Portuale, riteniamo che gli enti da poco istituiti debbano mantenere la massima imparzialità e indipendenza dai singoli operatori privati, e dalle realtà associative da questi promosse, ritrovando, in questo spirito, anche uno dei princìpi fondanti nella divisione dei poteri e delle responsabilità che lei ha fortemente voluto inserire nella recente riforma portuale».
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- «Le notizie riportate - ha aggiunto il presidente di Coftrasporto - ci spingono a chiederle se l'adesione da parte delle Autorità di Sistema a siffatte associazioni privatistiche possa essere opportuna, o se, come noi riteniamo, in considerazione del fatto che tra i soci che le compongono risultano operatori portuali titolari di concessioni e imprese che svolgono le loro attività a stretto contatto con le medesime Autorità, sia una pratica da evitare per i possibili rischi di conflitto d'interesse e di alterazione delle corrette dinamiche concorrenziali tra le imprese».
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