- Lo scorso anno i principali porti commerciali porti del Regno Unito hanno movimentato 472,8 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -2,7% rispetto a 485,7 milioni di tonnellate nel 2015. Incluso il traffico pari a 11,3 milioni di tonnellate movimentato dai porti minori britannici, nel 2016 il traffico è ammontato globalmente a 484,0 milioni di tonnellate (-2,5%).
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- Il Dipartimento dei Trasporti di Londra ha evidenziato che il calo registrato lo scorso anno è attribuibile ad una consistente riduzione delle importazioni di carbone: nei porti principali tale flusso di traffico ha segnato una contrazione del -53% rispetto al 2015 scendendo a 12,0 milioni di tonnellate.
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- È invece aumentato sensibilmente il traffico di merci unitizzate con il settore dei container che, avendo totalizzato un traffico di 10,2 milioni di tonnellate, ha stabilito il proprio nuovo record assoluto di traffico annuale con un aumento del +4% sul 2015 quando era stato stabilito il precedente record pari a quasi 9,8 milioni di teu. In termini di peso, lo scorso anno il traffico containerizzato è stato di 63,5 milioni di tonnellate (+3%).
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- Nel 2016 è risultato in crescita anche il traffico dei rotabili che è stato pari a 106,4 milioni di tonnellate (+3%). Sono invece diminuite le altre merci varie, che si sono attestate a 17,4 milioni di tonnellate (-14%), e sono calate anche le rinfuse liquide, che sono ammontate a 191,0 milioni di tonnellate (-2%), e complessivamente le rinfuse secche, con 92,6 milioni di tonnellate (-11%).
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- «I dati del Dipartimento dei Trasporti - ha commentato l'amministratore delegato della British Ports Association (BPA), Richard Ballantyne - evidenziano l'importanza del traffico unitizzato per l'economia del Regno Unito e in particolare del traffico roll-on roll-off e di veicoli pesanti con l'Europa. Ciò - ha rilevato il rappresentante dell'associazione dei porti britannici - sottolinea l'importanza di concordare un accordo post-Brexit con l'Unione Europea che preservi tutti i vantaggi dell'adesione all'Unione Doganale ed eviti la necessità di operazioni alle frontiere e congestione e rallentamenti nei porti ro-ro, consentendo ai porti del Regno Unito di trarre vantaggio da nuovi accordi commerciali globali».
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