- Questa sera a Genova, con un evento a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, la SAAR Depositi Portuali Spa celebrerà i suoi 85 anni di attività nel settore del traffico di oli vegetali e grassi animali (olio di girasole, cocco, arachidi e palma). La ricorrenza verrà festeggiata dalle ore 18.00 con la presentazione di un libro fotografico che ripercorre l'attività della SAAR, ma anche un pezzo importante del porto di Genova a cui la società è legata da solidi rapporti di tradizione e collaborazione.
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- Con i suoi 100.000 metri cubi di serbatoi, assieme al polo di Ravenna, SAAR rappresenta il terminal più grande nel Mediterraneo per gli oli vegetali. Il fatturato della società è quadruplicato dai 3,8 milioni di euro del 1996 ai 12 milioni di euro del 2017 e la forza lavoro è raddoppiata da 26 a 46 dipendenti. I programmi di investimento della società prevedono, in accordo anche con i piani di sviluppo dell'Autorità di Sistema Portuale, un incremento della capacità di stoccaggio di circa il 20% (20.000 metri cubi) con la costruzione di nuovi serbatoi oltre all'ammodernamento impiantistico continuo.
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- La storia dell'azienda ha avuto inizio nel 1931 quando la famiglia Piaggio fondò una struttura per l'importazione, lo stoccaggio e gli scambi commerciali dal nome Società Anonime Africane Riunite (oggi acronimo SAAR). Allora si trovava a Ponte Paleocapa, dietro al lazzaretto che ospitava le navi in quarantena, e che prese in seguito il nome di Calata Sanità. Nel 1972 Andrea Maria Piaggio, allora amministratore delegato della Mira Lanza, cedette la società al gruppo Bonomi che da quel momento, tramite la controllata Saffa, assunse il controllo di SAAR. Il punto di svolta per SAAR fu la decisione, nel 1990, di costruire una propria banchina, operazione unica nell'ambito portuale. Ancora oggi SAAR è unico terminalista proprietario dei propri spazi in porto.
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- «La decisione di acquisire SAAR - ha spiegato il presidente della società, Alfredo Companini Bonomi - è stata l'esito felice di una comunanza di interessi e circostanze che hanno riunito alcuni amici. Oltre a me, naturalmente Beppe Costa e Paolo Marsano». «La scelta di acquisire SAAR - ha ricordato l'amministratore delegato Giuseppe Costa - è stato formalizzata nel dicembre di quell'anno, il giorno in cui compii 39 anni». «Penso con orgoglio - ha sottolineato Paolo Marsano - che la SAAR abbia saputo innovare agli stessi livelli di aziende medio-grandi già note per la loro eccellenza. Si è dotata di impiantistica, sistemi organizzativi, procedure, sopportandone gli oneri per scelta aziendale, che ne hanno fatto una grande azienda, un esempio di innovazione nel proprio settore». Il direttore dell'azienda, Franco Tarabotto, ha manifestato soddisfazione e orgoglio per aver potuto vedere da vicino tutte le fasi che hanno formato il cambiamento da una piccola realtà all'impresa moderna di oggi.
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