- Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal secondo classificato alla gara per il dragaggio nel porto di Napoli. L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, che amministra lo scalo partenopeo, ha evidenziato come il pronunciamento del TAR costituisca un risultato di rilievo perché consente di formalizzare il contratto con l'impresa aggiudicataria della gara d'appalto.
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- L'AdSP del Mar Tirreno Centrale ha specificato che, se la sentenza è attesa per la metà del mese di gennaio del 2018, nel frattempo si potrà infatti procedere all'apertura dei cantieri assicurando al porto di Napoli gli ingenti finanziamenti comunitari assegnati, nel Grande Progetto, all'opera di dragaggio dei fondali (circa 40 milioni di euro).
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- «La decisione del TAR - ha spiegato il presidente dell'AdSP, Pietro Spirito - sblocca una delle opere principali per lo sviluppo del nostro scalo e apre una fase del tutto nuova propedeutica al completamento del Nuovo Terminal di Levante». Spirito ha precisato che l'intervento consentirà una revisione della capacità produttiva del porto, con ricadute sui traffici commerciali, e una razionalizzazione delle relazioni intermodali, e inoltre consentirà di aumentare il livello di sicurezza e salubrità delle aree adiacenti al porto.
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- In particolare, il dragaggio, la Darsena di Levante e i collegamenti stradali e ferroviari, nel loro insieme, elimineranno i vincoli che confinano la funzionalità dello scalo marittimo partenopeo, razionalizzando le infrastrutture e migliorando il sistema delle relazioni intermodali attraverso un incremento della ripartizione modale delle merci su ferro con impatti positivi sull'inquinamento dell'aria, sulla sicurezza delle movimentazioni delle merci e sulla sicurezza della navigazione.
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