- Sabato prossimo a Roma si terrà il terzo congresso nazionale di Assotir, alla presenza di oltre 150 delegati che proverranno da tutta Italia con lo scopo di avanzare le “Proposte dell'Autotrasporto Italiano”, iniziativa rivolta alle altre associazioni dell'autotrasporto con l'obiettivo di stringere un patto tra tutte le anime presenti in UNATRAS e presentare le “Proposte” all'attenzione delle forze politiche in vista della prossima campagna elettorale, evitando così - ha spiegato Assotir - di frammentare l'attività in singole iniziative delle varie associazioni che, al di là del merito, avrebbero scarsissime possibilità di ascolto, come le esperienze precedenti hanno già dimostrato.
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- Per la giornata di sabato, che si terrà presso lo Sheraton Golf Hotel - Parco De' Medici, Assotir, associazione che è presente in oltre 30 province italiane e che conta oltre tremila imprese associate che dispongono di circa 18.000 veicoli e danno lavoro a circa 20.000 addetti, ha invitato al proprio congresso nazionale tutte le associazioni aderenti a UNATRAS, l'Unione delle associazioni che raccoglie oltre l'80% dei trasportatori, per un incontro pubblico per confrontare e definire le possibili linee di programma in vista della prossima scadenza elettorale.
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- «Questa iniziativa - ha sottolineato il segretario generale di Assotir, Claudio Donati - rappresenta una novità assoluta nel mondo dell'autotrasporto italiano». «A prescindere dalle diverse situazioni territoriali e dai vari settori merceologici - ha spiegato anticipando i temi del confronto con le altre associazioni - il salto di qualità delle PMI dell'autotrasporto consisterà nel “fare sistema”: questa sarà la politica corretta per essere più competitivi e per offrire un servizio adeguato a una clientela che in molti settori (grande distribuzione alimentare, petrolifero, rifiuti, ecc.) ha già attuato un proprio processo di riduzione o di concentrazione dei player economici; solo così sarà rafforzato il potere contrattuale nei confronti dei rispettivi clienti e fornitori».
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- Lo scopo dell'iniziativa è volto a rilanciare nel suo insieme l'autotrasporto, settore - ha evidenziato Assotir - che è fondamentale per l'economia italiana (vale il 5% del prodotto interno lordo) e che la crisi ha falcidiato: oggi, rispetto al 2010, ci sono 17mila imprese di autotrasporto in meno. Inoltre - ha precisato l'associazione - le trasformazioni e le ristrutturazioni aziendali di questi anni stanno producendo i loro effetti: da un lato si verifica la notevole riduzione del numero delle microimprese; dall'altro, si sta realizzando il rafforzamento della piccola e media impresa, che comincia ad avvicinarsi, per dimensioni, agli standard europei.
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- «Siamo sottovalutati, anche dalla politica», ha spiegato Donati. «Servono - ha aggiunto continuità di risorse dal parlamento e riforme interne: tutte le associazioni devono impegnarsi nel fare sistema. Di fronte ai tagli ipotizzati decideremo l'atteggiamento da tenere di fronte al governo». «Rischiamo - ha proseguito il segretario generale di Assotir - lo scontro tra l'autotrasporto nel suo insieme e il governo. È necessario riprendere immediatamente il confronto sulle tante questioni aperte e intervenire per correggere quanto accaduto in parlamento, dove le recenti decisioni hanno sottratto 50 milioni di euro al settore. A questo vanno aggiunte le somme necessarie a garantire ai conducenti le detrazioni per le spese non documentate, una cifra pari a circa 30-40 milioni. Questi fondi rappresentano il minimo indispensabile per dare certezze alle decine di migliaia di imprese che subiscono da troppo tempo i colpi del dumping internazionale e dello strapotere della committenza parassitaria sul mercato interno».
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- Quello dell'autotrasporto - ha osservato Anna Vita Manigrasso, presidente di Assotir - è «un mondo tanto importante per l'economia del Paese, quanto sottovalutato dalla politica e, spesso, vittima anche di un certo pregiudizio culturale, che lo inquadra più come un problema che non come la soluzione alla criticità della mobilità delle merci».
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- «L'autotrasporto - ha rilevato Manigrasso - ha bisogno di regole chiare, di un mercato trasparente in cui possa aver luogo una competizione leale, in cui ogni forma di irregolarità venga bandita, e di controlli da parte degli organi preposti. Non è una questione tecnica o organizzativa, ma si tratta di un problema politico. Per questo Assotir vuole alzare il livello del confronto con le istituzioni e auspica che il mondo associativo del settore compia il salto di qualità che la categoria richiede, per questo abbiamo scelto per il nostro terzo congresso nazionale lo slogan “Più Forti della Crisi, Pronti per costruire insieme il nostro futuro”. Molte sono le problematiche lamentate dagli operatori: l'insufficienza infrastrutturale, che pesa sulla competitività delle nostre imprese con quelle estere e sulla possibilità di attrarre i giovani alla professione di conducente che, nonostante le novità tecnologiche, rimane comunque tra i lavori più usuranti; la concorrenza operata dai vettori dell'Est Europa (il cui costo del lavoro risulta enormemente inferiore a quello italiano); le difficoltà finanziarie determinate dall'eccessiva dilazione nei tempi di pagamento del servizio da parte dei committenti; e infine gli ostacoli, sia soggettivi che oggettivi, all'avvicendamento generazionale nelle aziende, soprattutto le più piccole».
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