- L'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Mimmo Turano, il direttore marittimo della Sicilia Occidentale e comandante del porto di Palermo, contrammiraglio Salvatore Gravante, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, hanno annunciato stamane un protocollo d'intesa per la risoluzione del problema relativo al mantenimento del cantiere navale della Liberty Lines nell'area attualmente occupata dallo stabilimento nel porto di Trapani.
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- Sottolineando che la questione è cruciale per le attività cantieristiche della città e del porto e, soprattutto, per l'occupazione, è stato ricordato che il nodo, che coinvolge il Consorzio Asi di Trapani, oggi in liquidazione, e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Capitaneria di Porto di Trapani, subentrati alla soppressa (nel 2009) Autorità Portuale di Trapani, riguarda la demanialità delle aree su cui insiste il cantiere di Liberty Lines, che una sentenza di primo grado ha riconosciuto di proprietà dell'Asi.
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- In attesa del giudizio definitivo, e in prossimità della scadenza della concessione, è stato sottoscritto un protocollo tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Capitaneria di Porto di Trapani, l'assessorato regionale alle Attività produttive, l'AdSP del Mare di Sicilia Occidentale, il Consorzio Asi di Trapani in liquidazione e la Liberty Lines. In base al protocollo, il Consorzio Asi Trapani in liquidazione dà in concessione, da oggi, le aree su cui è installato il cantiere navale di Liberty Lines, in attesa che si accerti definitivamente la titolarità delle aree.
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- «Oggi - ha sottolineato il contrammiraglio Gravante - il buon senso, la buona volontà e la capacità di discutere tra amministrazioni hanno avuto la meglio sulla farraginosità delle norme e dei provvedimenti giudiziari».
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- «Quello che abbiamo concordato - ha aggiunto il presidente dell'AdSP del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti - rappresenta un piccolo miracolo in termini di tempo e un bene per tutta la città che punta molto sul suo porto. Abbiamo scongiurato le ripercussioni occupazionali che l'eventuale smantellamento del cantiere, per indisponibilità delle aree, avrebbe prodotto sul territorio, tenuto conto che il cantiere dà lavoro a circa 90 addetti. Oltre alle conseguenze sull'operatività della flotta sociale della Liberty Lines e, a cascata, sui servizi pubblici di linea, nel caso in cui Liberty si fosse trovata costretta a smantellare il proprio cantiere, nel quale vengono effettuate le manutenzioni e le riparazioni delle unità navali che espletano il servizio».
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- «La cantieristica navale a Trapani - ha ricordato l'assessore regionale Turano - è un'importante risorsa economica Noi abbiamo fatto solo il nostro dovere, velocemente, perché era necessario garantire a un'azienda come la Liberty Lines e ai lavoratori una prospettiva. Ringrazio il presidente Monti e l'ammiraglio Gravante per l'impegno che stanno mettendo nell'ammodernamento e nella riqualificazione di tutto il porto: il nuovo terminal rappresenta un segnale forte in questo senso».
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