Il governo della Scozia ha chiesto al governo del Regno Unito di fare chiarezza sul futuro dei “porti verdi” scozzesi, il modello di zona portuale con regime fiscale e doganale speciale che è stato adottato dalla Scozia adattando - nelle intenzioni del governo di Edimburgo - il modello di freeport del governo londinese al contesto del mercato scozzese.-
- L'esecutivo di Edimburgo ha in programma di avviare nei prossimi giorni le procedure di gara per la creazione dei porti verdi e, con lo scopo farlo in collaborazione con il governo del Regno Unito, il ministro scozzese del Commercio, Ivan McKee, ha esortato il governo di Londra a chiarire la propria posizione in merito ai green ports in vista dell'avvio delle gare, nell'ambito delle quali sarà richiesto ai partecipanti di impegnarsi ad adottare criteri previsti dal Fair Work First, l'approccio adottato dal governo di Edimburgo per promuovere condizioni di lavoro eque e di elevata qualità nel mercato scozzese del lavoro e per contribuire alla transizione della Scozia verso un impatto sull'ambiente pari a zero.
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- Spiegando il perché di questa esortazione nei confronti del governo di Londra, il ministro McKee, precisando che - da quando il governo del Regno Unito ha annunciato l'intenzione di istituire porti franchi in tutto il Regno Unito - il governo di cui fa parte ha lavorato con quello di Londra su questo tema in buona fede, ha specificato che, «purtroppo, ora sembra che ci sia una mancanza di volontà da parte del governo del Regno Unito di aderire alle nostri ambizioni relative ai porti verti basate su eque condizioni di lavoro e su impatto ambientale azzerato».
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- McKee ha invitato quindi il governo di Londra a rispondere nei prossimi giorni dato il prossimo inizio, il 25 marzo, del periodo pre-elettorale in Scozia e - ha aggiunto il ministro - nel caso in cui si dovesse trarre la conclusione che Londra si è ritirata da questo processo collaborativo, «in tal caso li inviterei a confermarlo e a spiegarlo ai porti, agli aeroporti, alle autorità locali e all'intera comunità economica della Scozia».
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