- Non ci sono ricette magiche. Quando un repentino e consistente aumento dei traffici marittimi pone sotto pressione i porti, incapaci di smaltire volumi di merci più consistenti del consueto, l'unica ricetta applicabile per alleviare al più presto la situazione è quella di aumentare lo scambio e la disponibilità di informazioni e di dati sui carichi al fine di rendere più efficiente la catena logistica che passa attraverso gli scali portuali. La realizzazione di nuove infrastrutture portuali è una soluzione, ammesso che talvolta lo sia, che richiede anni.
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- La statunitense Federal Maritime Commission (FMC), nell'intento di decongestionare i porti americani intasati dagli anomali flussi di traffico generati dalla forte crescita della domanda di trasporto marittimo containerizzato, non potrà che ricorrere all'unica ricetta disponibile. Lo ha confermato il presidente dell'agenzia federale statunitense, Daniel Maffei, annunciando l'istituzione di un team della FMC, guidato dal commissario Carl Bentzel, che avrà il compito di valutare come i dati sul traffico dei container potranno contribuire a rendere affidabile nel lungo termine il sistema nazionale di consegna delle merci: «gli eventi dello scorso anno - ha spiegato Maffei - hanno dimostrato la necessità per gli Stati Uniti di ottenere una maggiore capacità del nostro sistema di consegna delle merci. La condivisione delle informazioni e una maggiore trasparenza circa il modo in cui i container vengono spostati - ha rilevato il presidente della FMC - costituisce un mezzo con cui possiamo spostare un maggior numero di container in maniera più efficiente».
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- Il progetto guidato da Bentzel prevede l'effettuazione di ricerche, interviste, tavole rotonde e incontri pubblici per raccogliere informazioni e opinioni sui dati marittimi e la successiva individuazione dei dati comuni che vengono creati nell'ambito di una spedizione marittima attraverso la supply chain, come vengono archiviati e condivisi, e l'identificazione degli elementi di criticità. Il primo incontro pubblico è previsto il prossimo mese a Washington. I primi risultati del lavoro del team verranno presentati la prossima primavera in occasione di un evento sui dati nel settore marittimo.
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- Illustrando le finalità del progetto, Bentzel ha rilevato che «quando passi per un aeroporto degli Stati Uniti sai come e dove parcheggiare l'auto, come verrai trasportato al terminal dell'aeroporto, e che quando arriverai al terminal ti verranno fornite informazioni sul tuo gate e informazioni su quando il tuo aereo partirà e atterrerà e, durante questo processo che si ripete all'atterraggio, è disponibile personale qualificato per gestire i bagagli e inoltrarli attraverso i controlli di sicurezza. L'industria marittima - ha osservato il commissario della FMC - non dispone di un sistema analogo. Dato l'immenso impatto economico nazionale e la dipendenza della nostra nazione dal trasporto marittimo oceanico, i rilevanti incrementi dei volumi delle merci ed altri effetti operativi causati dal Covid-19, mi è assolutamente chiara la necessità di sviluppare un sistema di informazione più solido per il pubblico del trasporto marittimo. La FMC lavorerà con l'industria per sviluppare maggiori sistemi di trasparenza per i servizi che stanno attorno al trasporto intermodale internazionale delle merci. I nostri gateway portuali - ha confermato Bentzel - sono limitati da vincoli fisici e le migliori opzioni per l'efficienza sono il maggiore utilizzo delle tecnologie dell'informazione e il coordinamento tra le diverse modalità nell'ambito della supply chain».
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