- Federlogistica, alla luce dei crescenti rischi del cambieremo climatico in mare, chiede la definizione una regia delle politiche marittime. Evidenziando che le immagini della nave che ha rotto gli ormeggi a Ravenna, le ripetute trombe d'aria nelle aeree costiere, le previsioni sull'innalzamento del mare, la crescente erosione della costa - fenomeni previsti dalle puntuali analisi di Enea e CNR - sembrano non destare alcuna riflessione in molte forze politiche, il presidente della federazione italiana delle imprese di logistica, Luigi Merlo, ha sollecitato che le complesse politiche del mare, che attendono da ben sei anni l'attuazione in Italia della pianificazione dello spazio marittimo e che riguardano trasversalmente diversi dicasteri, trovino nel nuovo governo una risposta compiuta.
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- «Serve - ha spiegato il presidente di Federlogistica - una regia delle politiche marittime, partendo subito dalla creazione di una struttura speciale reattiva e professionale sul modello della protezione civile, capace di lavorare contemporaneamente su programmazione ed emergenze. Manca una visione e una progettazione di opere marittime resilienti, sul modello olandese, vanno rafforzate e messe in sicurezza le infrastrutture portuali, ferroviarie e stradali. Occorre perfezionare i sistemi previsionali e lavorare su simulazioni che possano far comprendere meglio e in anticipo i fenomeni generati dal riscaldamento del mare. Sono ormai anni - ha ricordato Merlo - che ci battiamo su questo tema, troppo tempo è stato perso e ci troviamo in piena situazione emergenziale».
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