MSC, Ignazio Messina, Number1 e Interglobo hanno presentato al Comune di Genova una manifestazione di interesse per l'assegnazione di 270.000 metri quadri di proprietà di Società per Cornigliano, oggi oggetto di diritto di superficie alla società Acciaierie d'Italia. Si tratta di una porzione di zona oggi non pienamente utilizzata della superficie complessiva di circa 1.200.000 metri quadri delle aree ex Ilva. L'obiettivo delle quattro aziende è la creazione di un hub logistico di rilevanza nazionale, con la creazione di oltre 400 nuovi posti di lavoro e una significativa ricaduta sociale e produttiva, un aumento dell'offerta di servizi con opere infrastrutturali che valorizzino le aree.
Il consigliere comunale delegato ai nuovi Insediamenti aziendali, Davide Falteri, ha spiegato che «si tratta di una manifestazione di interesse aperta e che quindi potrà vedere altre aziende aggiungersi. La manifestazione di interesse - ha precisato - è un impegno scritto su nuove assunzioni per lo sviluppo di un hub di logistica predittiva, come ci chiede la logica del futuro. Le aree ex Ilva, fortemente infrastrutturate e servite dalla vicinanza dei collegamenti via mare, ferro e aria, sono a oggi sottoutilizzate, con una densità occupazionale molto ridotta: con il nuovo hub, in una porzione di aree inutilizzate e che non interferirebbero con l'attività delle acciaierie, si avrebbe un effetto moltiplicatore sull'occupazione di almeno cinque volte sulla densità lavorativa dell'area in oggetto».
«Le aree ex Ilva - ha sottolineato il sindaco di Genova, Marco Bucci - sono un bene imprescindibile per Genova e il suo sviluppo: porzioni di territorio strategiche per la crescita della città. Lasciare inutilizzate ampie porzioni dell'area di Cornigliano è un errore che non possiamo sopportare oltre. Lo dico pensando innanzitutto alle occasioni di lavoro che si perdono, alla possibilità di costruire ricchezza là dove oggi non abbiamo altro che spazi deserti. L'impegno dell'amministrazione comunale, ormai da oltre cinque anni, è quella di attrarre aziende a Genova: a fronte delle tante richieste e del forte interesse che c'è nell'investire su casa nostra, dobbiamo poter fornire gli spazi adeguati».
«Nel 2023 - ha ricordato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini - affronteremo scelte strategiche legate al nuovo Piano Regolatore Portuale che decideranno le sorti di Genova e del porto per i prossimi 30 anni. Insieme a Comune e Regione ci troviamo di fronte a una sfida: raggiungere il duplice obiettivo di valorizzare le aree portuali di maggiore interesse per la città e al contempo destinare aree oggi esterne al porto ad attività logistiche ad alto valore tecnologico e occupazionale naturalmente interconnesse con quelle portuali. Se negli anni passati non si è riuscito a dare una destinazione chiara, strategica e industriale alle aree ex Ilva, oggi questa è un'occasione che non si può mancare».