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TRASPORTO MARITTIMO
Assarmatori ha rappresentato all'UE le istanze dello shipping italiano sulla decarbonizzazione
Messina: il nuovo CII dell'IMO, così come è pensato oggi, porta a effetti opposti rispetto a quelli di salvaguardia ambientale, penalizzando proprio il naviglio italiano
Bruxelles
21 marzo 2023
Al termine di un due giorni di incontri che i vertici di Assarmatori hanno avuto a Bruxelles con autorevoli esponenti delle istituzioni dell'Unione Europea, oggi il presidente dell'associazione armatoriale italiana, Stefano Messina ha reso noto che la Commissione Europa è pronta a valutare la richiesta avanzata dall'associazione di rivedere la metrica del CII (Carbon Intensity Indicator) dell'International Maritime Organization, l'indice che misura l'efficienza di una nave quanto ad emissioni di gas ad effetto serra e che è espresso in grammi di CO2 emessi in rapporto alla capacità di carico (tonnellate di portata lorda) e alla distanza percorsa (miglia nautiche), misura che assegna alle navi un rating CII annuale, si applica a tutte le navi di almeno 5mila tonnellate di stazza lorda ed è in vigore dall'inizio di quest'anno ( del 18 novembre 2020 e 18 giugno 2021).
Messina ha spiegato che Assarmatori ha rappresentato ai rappresentanti delle istituzioni dell'UE «le specificità dell'Italia in questo comparto, ricordando che gli armatori italiani sono leader a livello mondiale per la flotta ro-ro/pax, connettendo la più ampia comunità insulare d'Europa, e primi nel Mediterraneo nei servizi delle Autostrade del Mare. Anche per questo - ha precisato ricordando che l'associazione ha più volte evidenziato la questione - siamo preoccupati dal nuovo CII dell'IMO, del quale è urgente cambiare la metrica. Così come è pensato oggi - ha specificato il presidente di Assarmatori - porta a effetti opposti rispetto a quelli di salvaguardia ambientale, penalizzando proprio il naviglio italiano che ogni giorno toglie migliaia di camion dalla strada: in tal senso, come detto, sono arrivati segnali incoraggianti anche dalla Commissione. Per quanto riguarda il pacchetto Fit for 55, e in particolare l'ingresso dello shipping nel sistema ETS, abbiamo ottenuto importanti misure per salvaguardare principi garantiti dalla Costituzione come la continuità territoriale, tutelando i collegamenti con le isole minori, e altrettanto bisogna fare per Sardegna e Sicilia al fine di scongiurare un netto aumento dei costi del trasporto. Questo è importante anche in vista del negoziato finale di trilogo sulla proposta di regolamento FuelEU Maritime che si terrà domani proprio qui a Bruxelles».
«Occorre ora - ha rilevato il presidente di Assarmatori - che i proventi del regime ETS che provengono dai servizi marittimi nei porti italiani siano assegnati al trasporto marittimo del Paese per finanziare interventi di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e al fine di assicurare la disponibilità sul mercato, a costi accessibili, dei nuovi fuels alternativi nei prossimi anni e relativi investimenti infrastrutturali. Ancora, abbiamo ribadito come tali carburanti siano purtroppo ad oggi lontani dall'essere una realtà percorribile, sia perché non ancora disponibili su larga scala sia per la mancanza di un'adeguata rete di distribuzione e stoccaggio nei porti. Gli armatori sono pronti ad utilizzarli, non appena effettive queste opzioni saranno effettive».
La serie di incontri avuti a Bruxelles dai vertici di Assarmatori è iniziata ieri con una visita presso il Servizio Europeo per l'Azione Esterna (EEAS) e con l'incontro con Giovanni Cremonini, head of Maritime Security Sector, in un meeting con il World Shipping Council, l'associazione internazionale delle compagnie di navigazione containerizzate. È seguita una riunione alla Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione Europea con i diplomatici e i funzionari italiani che presidiano a Bruxelles tavoli e negoziati strategici per lo shipping. In serata è stata organizzata la cena “Assarmatori meets the EU” alla presenza di deputati del Parlamento europeo, alti dirigenti di diverse Direzioni Generali della Commissione, esponenti di primo piano del cluster marittimo e portuale europeo come il presidente di ESPO Zeno D'Agostino, vertici del sistema politico, istituzionale, militare, diplomatico e industriale italiano a Bruxelles. In tale occasione si sono tenuti discorsi introduttivi del presidente di Assarmatori Messina, di Fotini Ioannidou, deputy director of Waterborne Transport and Head of the Maritime Safety Unit (Commissione Europea, DG MOVE), e dell'ambasciatore Stefano Verrecchia, rappresentante permanente aggiunto d'Italia presso l'Unione Europea. Oggi, nel corso della seconda giornata, i componenti del consiglio direttivo di Assarmatori hanno incontrato Walter Goetz, capo di gabinetto della commissaria europea ai Trasporti, Adina Vălean, e Roxana Lesovici, membro del Gabinetto con delega allo Shipping. A seguire, hanno potuto confrontarsi con diversi deputati in un pranzo di lavoro all'interno del Parlamento europeo. A concludere il ciclo di riunioni, l'evento “Call for action to implement the EU Mission Restore Our Ocean and Waters: the role of the European shipping”, con Kestutis Sadauskas, deputy director general DG MARE, ed Elisabetta Balzi, head of Unit, Healthy Ocean & Seas, DG R&I.
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