Fedespedi, la federazione delle imprese di spedizione italiane,
si è associata all'appello di 18 associazioni di categoria
rappresentative del settore logistico a livello europeo, tra cui
CLECAT, la federazione europea di riferimento per gli spedizionieri,
che nei giorni scorsi hanno espresso il proprio supporto alla
petizione sottoposta al Parlamento europeo dall'associazione danese
Danish Shipping e hanno sollecitato gli Stati membri e la
Commissione Europea a rivedere le Linee Guida del Comitato IVA
(
del
6
luglio 2023). «Facciamo nostro e supportiamo - ha spiegato
il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto - questo invito alle
istituzioni di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA per portare
chiarezza interpretativa alla normativa che disciplina il regime IVA
per i servizi di trasporto internazionale. A seguito dell'emanazione
della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (caso
C-288/16) - ha specificato Pitto - si è creata una spaccatura
a livello di prassi nella UE tra Stati membri che hanno mantenuto
l'impostazione interpretativa previgente e altri Paesi che si sono
orientati verso un impianto più restrittivo del regime di non
imponibilità in linea con il nuovo dettato
giurisprudenziale».
«Come sottolineato nella dichiarazione congiunta a livello
europeo - ha aggiunto il presidente di Fedespedi - gli effetti
dell'interpretazione restrittiva della disciplina IVA insieme con
l'assenza di chiarezza interpretativa e di mancanza di
armonizzazione a livello EU comportano distorsioni dei traffici,
costi e inefficienze lungo la supply chain, che aprono al rischio di
frodi e penalizzano i flussi commerciali, la competitività
del nostro export e delle imprese europee nel commercio
internazionale e il Mercato Unico, cuore pulsante dell'Unione
Europea».
La federazione italiana ha evidenziato che «è per
queste ragioni che la petizione, forte delle disposizioni del Codice
Doganale dell'Unione e della giurisprudenza successiva della stessa
Corte in materia (tra cui la sentenza C-495/17), chiede al
Parlamento europeo di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA del
2019 e di affermare l'estensione della non imponibilità IVA
per tutta la filiera del trasporto che concorre alla realizzazione
delle operazioni di spedizioni internazionali. La petizione,
discussa a fine giugno, ha visto l'opposizione della Commissione
Europea. La Commissione Parlamentare per le Petizioni, invece, ha
rivolto un invito a tutti gli Stati Membri a lavorare alla revisione
delle Linee Guida in materia di IVA».
«Come Federazione - ha concluso Pitto - ci allineiamo alla
posizione condivisa dalle rappresentanze associative europee e
confermiamo la nostra disponibilità a lavorare al fianco
delle istituzioni in un confronto che favorisca uniformità e
chiarezza interpretativa sulla disciplina IVA a beneficio della
competitività dell'Unione Europea e del commercio
internazionale».