L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale
ha manifestato disappunto per la decisione annunciata dalle
segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di
proclamare un nuovo sciopero dei lavoratori dell'ente portuale dopo
che l'azione di protesta era stata sospesa a seguito di un incontro
avvenuto la scorsa settimana con il segretario generale dell'AdSP
(
del
13
e
17
gennaio 2025.
Specificando di non comprendere le ragioni della decisione della
prosecuzione dello sciopero, in una nota l'authority portuale,
spiega che, «sorvolando sulle ingenerose e lesive affermazioni
contenute nel comunicato, questa governance conferma l'impegno di
provvedere, entro il corrente mese, a liquidare tutti i
corrispettivi per l'adeguamento Istat nonché gli arretrati
(il tutto sul capitale rivalutato su ogni singolo anno) in
conformità con l'articolato parere dell'Avvocatura dello
Stato che in queste ore è stato trasmesso alla Port Autority;
tanto a conferma dell'impegno assunto dall'amministrazione in
occasione dell'incontro con i sindacati avvenuto lunedì 13
gennaio scorso che proprio sulla base di questo impegno avevano
deciso di sospendere la protesta».
«Al contempo, mentre è in corso una approfondita
valutazione dei contenuti del richiamato parere dell'Avvocatura -
prosegue la nota dell'ente portuale - questa governance si rende
disponibile a valutare, nell'ambito di un auspicabile sereno
confronto con le parti sociali, ogni possibile istituito
contrattuale per far fronte alle istanze delle lavoratrici e dei
lavoratori della Port Autority nella cornice della contrattazione
collettiva e comunque delle possibilità offerte dalla vigente
normativa ad un ente di diritto pubblico quale è ad oggi
l'Autorità di Sistema Portuale».
«Auspichiamo, alla luce della conferma degli impegni già
assunti con le organizzazioni sindacali - conclude l'ente - che si
possa riprendere un clima di distensione rappresentando che lo
sciopero non è solo un danno a questa AdSP ma per tutti gli
operatori portuali e dell'indotto».