- La Spezia Port Service (LSPS), la nuova rappresentanza della comunità portuale della Spezia costituita nei giorni scorsi dalle associazioni locali di agenti marittimi, spedizionieri e doganalisti ( del 4 gennaio 2016), denuncia l'esclusione degli operatori e utenti privati dalla stanza dei bottoni della portualità italiana sancita dal decreto legislativo sui porti passato mercoledì scorso all'esame del governo ( del 21 gennaio 2016).
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- «Chi può davvero credere - evidenzia l'alleanza degli operatori spezzini - che consegnare i porti italiani a un governo tutto politico escludendo gli operatori e gli utenti privati dalla cabina di regia, possa rappresentare la formula vincente?»
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- Secondo i portavoce della community portuale spezzina, «il conferimento di super poteri ai presidenti delle nuove Autorità di Sistema Portuale e l'esclusione dei rappresentanti delle forze economiche, che peraltro - sottolineano - mantengono le Autorità Portuali assicurando il flusso di tasse e diritti nelle casse delle stesse, sono fattori di rischio altissimi».
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- «Nei nuovi Comitati di gestione dei porti di sistema così come disegnati nella legge di riforma, inserita nel pacchetto Madia - rileva LSPS - sono presenti solo ed esclusivamente rappresentanti della politica; agli operatori portuali (agenti marittimi, spedizionieri, spedizionieri doganali, armatori, terminalisti) è assegnato un puro potere consultivo, ovvero nulla”.
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- «Non solo - osserva inoltre La Spezia Port Service - l'attribuzione di super poteri al presidente delle Authority presuppone a nostro avviso l'individuazione di figure di alto profilo tecnico. Auspichiamo quindi che, dalla mediazione fra Stato e Regioni, ossia i soggetti preposti alla scelta, non scaturiscano nomine di esclusiva valenza politica ma ben radicate nel mondo produttivo e dotate di caratura internazionale».
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- LSPS ricorda che proprio alla Spezia il successo del porto, sin dalla nascita del terminal container voluto da Angelo Ravano, «fu ed è frutto di uno sforzo coeso di progettazione, gestione e collaborazione che ha visto tutte le categorie imprenditoriali, agire, insieme, e in collaborazione con il mondo del lavoro, per l'obiettivo comune della competitività e dell'efficienza».
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- La Spezia Port Service chiede quindi alle forze politiche nazionali e locali e a tutto il mondo imprenditoriale «di compiere una riflessione approfondita prima che le nuove norme producano effetti difficilmente reversibili nella portualità nazionale che ha bisogno di recuperare competitività ed efficienza».
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