Negli ultimi sei mesi il porto di Long Beach ha in pratica vanificato tutta la ripresa del traffico containerizzato realizzata dopo la fase acuta della pandemia mondiale di Covid-19 e nel primo trimestre del 2023, periodo in cui lo scalo portuale californiano ha movimentato container per un totale pari a 1,72 milioni di teu, lo scalo ha registrato un calo del -30,0% dei volumi rispetto ai primi tre mesi del 2022 quando era stato segnato il record storico per questo periodo dell'anno.
La diminuzione accusata nel primo trimestre di quest'anno è stata generata dalle flessioni dei volumi di container pieni allo sbarco e di container vuoti, flussi la cui crescita aveva prodotto la ripresa ottenuta dopo il picco della crisi sanitaria globale. Nei primi tre mesi del 2023 i container pieni allo sbarco sono ammontati a 797mila teu (-33,9%) e i container vuoti a 574mila teu (-36,1%). Più attenuata la riduzione del flusso di container pieni all'imbarco che è stato pari a 350mila teu (-1,4%).
L'Autorità Portuale di Long Beach ha attribuito la forte contrazione del traffico degli ultimi mesi ai magazzini ancora pieni di merci a causa del perdurante basso livello di spesa dei consumatori americani e al conseguente reindirizzamento delle spedizioni marittime verso i porti della costa orientale statunitense e verso quelli del Golfo USA.
Nel solo marzo di quest'anno il porto ha movimentato complessivamente 604mila teu, con un calo del -30,0% sul marzo 2022, di cui 279mila container pieni allo sbarco (-34,7%), 133mila container pieni all'imbarco (+16,9%) e 191mila container vuoti (-40,6%).