Dopo la consegna ad inizio primavera delle aree alla cordata di
imprese incaricata di realizzare i lavori
(
del
12
aprile 2024), oggi a Porto Marghera si è tenuta la
cerimonia ufficiale di avvio della realizzazione del primo stralcio
del progetto, del valore di 189 milioni di euro, del futuro terminal
container Montesyndial a servizio del porto di Venezia. Le aziende
hanno avviato l'opera di infrastrutturazione di una superficie di
circa 8,5 ettari comprendente: la realizzazione della banchina e di
una fascia di piazzale retrostante larga 50 metri, l'arretramento di
35 metri dell'attuale sponda del canale per ottenere una larghezza
finale dello stesso pari a 190 metri, gli escavi del tratto di
Canale Industriale Ovest antistante il terminal fino alla quota di
-12 metri prevista dal Piano Regolatore Portuale e dal progetto. Il
primo stralcio dei lavori sarà completato nel 2026.
Ricordando che il progetto era nato come componente onshore di
un progetto più vasto che prevedeva anche un terminal offshore
(
del 23
settembre 2010), mentre ora il container terminal di
Montesyndial è un progetto completamente autonomo e affidato
alla gestione commissariale, l'Autorità di Sistema Portuale
del Mare Adriatico Settentrionale ha specificato che l'area
industriale dismessa interessata ha una superficie totale di 90
ettari con un fronte di banchina continuo di circa 1.600 metri che
potrà ospitare navi di classe Panamax, consentendo un
traffico annuo fino ad un milione di teu.
Oltre al primo stralcio, si prevede di realizzare un secondo
stralcio del progetto caratterizzato da una piattaforma intermodale
dotata di doppio fascio ferroviario che collegherà
l'infrastruttura alla rete ferroviaria nazionale e un terzo stralcio
comprendente zone di stoccaggio dei container, viabilità e
impiantistica di servizio. Il quadro economico complessivo,
rivalutato in base all'aggiornamento del progetto di fattibilità
tecnico-economica e ai prezziari attuali, ammonta a 428 milioni di
euro, attualmente finanziati in misura parziale.
Il presidente dell'AdSP, Fulvio Lino Di Blasio, che ha anche il
ruolo di commissario Montesyndial, ha sottolineato che si tratta di
«una delle opere infrastrutturali più importanti e
attese per la portualità veneta e per il tessuto produttivo
di tutto il Nordest. Abbiamo - ha evidenziato - creduto fermamente
nel progetto del nuovo terminal di Montesyndial per il quale
l'Autorità e la struttura commissariale hanno impegnato più
risorse che per qualsiasi altra infrastruttura realizzata finora nei
porti lagunari. Siamo sicuri che questa grande area industriale
dismessa, bonificata e infrastrutturata, tornerà a creare
valore e occupazione. Qui sorgerà un hub intermodale,
perfettamente integrato con i corridoi ferroviari europei, capace di
gestire fino a un milione di teu, moltiplicando gli attuali traffici
di contenitori, settore ad alto valore aggiunto, e contribuendo a
rilanciare i nostri porti attraendo investimenti da parte degli
operatori, sia tra quelli storicamente insediati a Venezia sia tra
nuovi soggetti internazionali».