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Il traffico illecito di droghe non costituisce un problema che interessa soltanto le rotte tra Sud e Nord America. Confische di carichi di droga avvengono con sempre maggiore frequenza anche nei porti europei, e non si tratta di fatti isolati.
Per ostacolare l'aumento di questi traffici illeciti, The Baltic and International Maritime Council (BIMCO) ha stipulato con le autorità doganali belghe un Memorandum of Understanding (MoU) sul contrabbando di droga. E' il decimo accordo in merito, e rende gli armatori membri del BIMCO in grado di ridurre i danni che loro derivano dalla scoperta di narcotici a bordo delle loro navi. Tali scoperte spesso determinano pesanti multe, sequestro delle navi e l'arresto e l'incarcerazione dei membri dell'equipaggio.
I principi che regolano il MoU belga sono uguali a quelli contemplati in Europa nei MoU precedenti, e negli Stati Uniti nel Sea Carrier Initiative Agreement (SCIA). Da parte degli armatori è previsto un aumento delle misure preventive a bordo delle navi che consentano di ridurre le possibilità di contrabbando di droga e la segnalazione alle autorità doganali in caso si sospettino attività illecite a bordo delle navi. Le autorità doganali a loro volta forniranno le informazioni in loro possesso agli armatori. Se vengono scoperte droghe a bordo le autorità doganali terranno conto delle misure concordate, riducendo sensibilmente i ritardi imposti alle navi.
Attualmente 611 membri del BIMCO, il 62% degli armatori che fanno parte dell'associazione, aderiscono ad uno o più accordi MoU relativi al traffico di droghe.
Oltre al MoU belga e all'americano Sea Carrier Initiative Agreement, sono stati stabiliti altri MoU con le autorità doganali di Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Svezia, Olanda e Regno Unito. |
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