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Vicino a Port Said, in Egitto, verrà realizzato un nuovo porto, la cui costruzione ha già avuto inizio da parte di un consorzio d'imprese di cui fanno parte la Boskalis, la Ballast-Nedam, la Jan de Nul e la Hyundai. Il porto avrà naturalmente un grande container terminal, per la cui gestione si è sviluppata una vera e propria guerra concorrenziale che coinvolge le maggiori imprese mondiali del settore.
Inizialmente era stato annunciato che gestore della nuova struttura sarebbe stata la P&O Ports, molto nota in Italia perché mesi fa era stata sul punto di entrare a far parte della compagine azionaria che guida il container terminal SECH (gruppo GIP) del porto di Genova e che ora ha indirizzato i suoi interessi sul container terminal MITH del porto di Cagliari, struttura che fa sempre capo al Gruppo Investimenti Portuali (GIP). Ma in poco tempo la situazione è radicalmente cambiata e le autorità egiziane avrebbero annunciato che sarà la Europe Combined Terminals (ECT) ad avere la responsabilità di gestire il terminal di Port Said, soppiantando la P&O Ports. La ECT non sarà il solo gestore, perché la società olandese cercherà partner per formare un consorzio d'imprese. Inoltre la P&O Ports è ancora in gioco, e non è detto che riesca a riportare la situazione a suo favore.
Il terminal avrà una capacità iniziale di 250.000 teu, che in breve potrebbe raggiungere il milione di teu.
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