- Il governo della Sierra Leone ha avvisato i dipendenti della Sierra Leone Ports Authority (SLPA) che hanno manifestato l'intento di bloccare le attività portuali a partire da oggi affinché desistano dai loro propositi ed ha precisato che qualsiasi azione di disordine sarà perseguita applicando rigorosamente la legge.
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- La SLPA gestisce il porto di Freetown e sovrintende alle attività dei porti di Nitti e Pepel, che sono operati da società minerarie. Il blocco delle attività portuali è stato minacciato quale ritorsione contro la riorganizzazione dell'attività al container terminal del porto di Freetown a seguito dell'assegnazione della gestione dell'impianto portuale alla Bolloré Africa Logistics, divisione del gruppo francese Bolloré.
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- Vincitrice della gara per la gestione del container terminal, alla fine dello scorso anno Bolloré Africa Logistics ha sottoscritto il contratto di concessione che prevede investimenti per oltre 92 milioni di euro per incrementare la produttività del porto di Freetown anche attraverso l'installazione di attrezzature, tra cui nuove gru mobili, e l'adozione di procedure informatizzate.
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- Il governo della Sierra Leone ha ricordato che, con il contratto siglato lo scorso 25 novembre, il gruppo francese si è impegnato ad assumere a condizioni più favorevoli parte del personale della SLPA e che l'esecutivo e la stessa SLPA hanno raggiunto un accordo con il Sierra Leone Labour Congress, che rappresenta i lavoratori portuali, sul pagamento dei lavoratori che non saranno assunti dalla Bolloré. Pertanto - secondo il governo - qualsiasi azione intesa a bloccare le attività del porto è illegale.
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