- Gli imprenditori di Ravenna esortano ad attuare il dragaggio dei fondali del porto della città essendo un intervento vitale per lo scalo romagnolo e per l'economia della regione. «Il porto - ha sottolineato il presidente di Confindustria Ravenna, Guido Ottolenghi - è la prima industria del nostro territorio. Ci sono voluti molti anni perché l'Autorità Portuale arrivasse a dare priorità a questo tema. Il presidente Di Marco si è molto impegnato nel suo mandato, così come si sono impegnate le altre autorità e la nostra associazione, che non solo ha svolto attività di lobby su questo tema ma ha fornito all'Autorità Portuale il progetto sulla base del quale sono stati chiesti i fondi al CIPE».
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- «È stata la sezione Porto di Confindustria Ravenna - ha ricordato Ottolenghi - ad impegnarsi su questo e a tassarsi per offrire l'ambizioso progetto. Ora ci confrontiamo col paradosso che il progetto c'è, i fondi pure, ma una stratificazione di normative, le preoccupazioni di gruppi di cittadini, gli interessi economici mascherati da ambientali di altri, frenano e rischiano di bloccare questo lavoro».
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- «Credo che le autorità e la cittadinanza - ha concluso il presidente dell'associazione industriali - abbiano la forza per superare anche questa difficoltà, ma non si può non riflettere ancora una volta su come ogni processo decisionale sia continuamente frenato nel nostro Paese, e anche per questo motivo abbiamo deciso di dedicare al tema di Impresa e Ambiente la nostra prossima assemblea (in programma il prossimo 27 giugno, ndr)».
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