- L'associazione degli armatori europei ha espresso soddisfazione per l'attivazione della Guardia Costiera e di Frontiera Europea avvenuta nei giorni scorsi alla frontiere bulgaro-turca ( del 6 ottobre 2016), nuova Agenzia - ha sottolineato l'European Community Shipowners' Associations (ECSA) - il cui scopo è un'efficiente gestione della frontiera europea in considerazione delle crescenti sfide per la sicurezza affrontante negli ultimi anni dalla flotta mercantile nel Mediterraneo, dove le navi hanno tratto in salvo migliaia di persone nonostante i grandi rischi per la sicurezza e la protezione degli immigrati, degli equipaggi e delle navi.
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- «La Guardia Costiera e di Frontiera Europea - ha rilevato il segretario generale dell'ECSA, Patrick Verhoeven - fornirà l'anello mancante per rafforzare le frontiere marittime europee. Noi - ha spiegato - riteniamo che una maggiore condivisione delle capacità delle Guardie Costiere e delle informazioni sarà certamente di aiuto per identificare e rispondere a tutte le potenziali minacce alla sicurezza e per sgravare effettivamente la flotta mercantile dalle operazioni di soccorso».
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- «Gli armatori - ha precisato Verhoeven - continueranno sempre a rispondere al dovere legale e morale di aiutare le persone in pericolo in mare. Però le navi non sono né costruite né attrezzate per queste operazioni di ricerca e di soccorso su larga scala. I marittimi non sono addestrati per questo, e quindi sia i migranti sia gli equipaggi delle navi sono esposti a rischi per la sicurezza, a rischi per la salute, a tensioni, a sforzi fisici e all'impatto psicologico. Inoltre alle operazioni di soccorso sono legate gravi preoccupazioni per quanto riguarda la responsabilità in caso di incidenti, di morti, di inquinamento marino, di malattie così come relativamente allo sbarco in sicurezza degli immigrati. È quindi particolarmente gradita una migliore cooperazione e sostegno da parte degli Stati membri, grazie al supporto della nuova Agenzia».
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