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“K” Line, MOL e NYK iniziano l'anno preparandosi alla fusione nel segmento dei container programmata per il 1° aprile 2018
Ikeda, Naito e Murakami: il trasporto marittimo containerizzato continuerà ad essere il core business delle compagnie
4 gennaio 2017
Le tre principali società armatoriali giapponesi concordano: il 2016 è stato un anno orribile per lo shipping. Nel messaggio di inizio anno rivolto ai dipendenti, oggi l'amministratore delegato di Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Junichiro Ikeda, ha ricordato che nel 2016 la domanda stagnante e il perdurare dell'eccesso di offerta di stiva hanno mantenuto il mercato del trasporto marittimo ai minimi storici. «Sviluppi come il fallimento di una grande compagnia di navigazione internazionale - ha specificato Ikeda riferendosi alla sudcoreana Hanjin Shipping - hanno accelerato il processo di riallineamento e di consolidamento del settore».
«Nel frattempo - ha osservato il presidente della Nippon Yusen Kaisha (NYK), Tadaaki Naito - il settore del trasporto marittimo internazionale ha registrato una contrazione a causa del rallentamento della crescita economica in Cina, mentre l'impatto della corsa alla costruzione di nuove navi si è prolungato a seguito delle politiche di allentamento in campo monetario».
Sia Ikeda che Naito, così come il presidente e amministratore delegato della Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Eizo Murakami - hanno elencato le diverse misure per rispondere al grave indebolimento del mercato dello shipping che sono state assunte dalle rispettive aziende e, tra queste, la più importante: «il 31 ottobre dello scorso anno - ha ricordato Murakami - abbiamo preso una decisione assolutamente significativa avendo deciso di scorporare dalla nostra attività primaria la nostra divisione nel settore dei container che, per tutte e tre le principali compagnie di navigazione giapponesi, è sempre risultata essere un core business, e le nostre attività terminalistiche estere e di riorganizzarle in una nuova joint venture gestita dalle tre società». L'intenzione delle tre compagnie giapponesi è di attivare operativamente la joint venture il 1° aprile 2018 ( del 31 ottobre 2016).
«La nostra nuova strategia per il futuro nel settore delle portacontainer - ha precisato Murakami - sarà la seguente: combattere ad armi pari con i concorrenti esteri che perseguono economie di scala introducendo competitività nei costi generata dalla dimensione combinata delle nostre flotte e dei nostri sistemi assieme alla competitività commerciale che ciascuno di noi ha sviluppato nel corso degli anni. È una strategia - ha osservato il presidente e CEO di “K” Line - che richiede una prospettiva a medio e lungo termine condivisa da tutte e tre le società. Da questa integrazione nascerà un modello di business in grado di generare utili anche quando le condizioni del mercato saranno pessime così come lo sono ora».
Ikeda, Naito e Murakami hanno evidenziato che il segmento del trasporto marittimo containerizzato continuerà comunque ad essere il core business delle rispettive compagnie.
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