- La fiducia delle compagnie di navigazione mondiali nella capacità del porto di Genova di continuare a movimentare con efficienza i carichi imbarcati sulle navi di questi vettori marittimi destinati o provenienti dalle principali aree economiche del nord Italia e del sud Europa anche dopo il crollo del Ponte Morandi, che ha reciso la linea autostradale che attraversa il capoluogo ligure e l'intera Liguria da est ad ovest, non sembra affatto essere diminuita.
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- È presto per valutare l'effettivo impatto del tragico disastro avvenuto lo scorso 14 agosto sui collegamenti dello scalo portuale genovese con l'hinterland, dato che il volume di traffico stradale cittadino è ancora ridotto per effetto della chiusura per ferie di molte attività commerciali e dato che probabilmente molte compagnie di navigazione non sono ancora state indotte a variare la programmazione dei viaggi delle loro navi per evitare ritardi nelle operazioni nel porto di Genova che ancora non hanno avuto luogo e che auspicabilmente non si verificheranno. Tuttavia, analizzando la pianificazione delle prossime partenze delle navi portacontainer e per merci generali dal porto del capoluogo ligure, si evince che sinora i vettori marittimi hanno mantenuto invariata la programmazione delle schedule.
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- Sulla base delle informazioni contenute nella banca dati delle prossime partenze di inforMARE, elaborata dal nostro giornale essenzialmente sulla base delle informazioni comunicate dalle compagnie di navigazione e dalle agenzie marittime che le rappresentano, si desume che sono 484 le partenze previste dal porto di Genova di navi portacontenitori e per merci varie che effettuano servizi regolari nel periodo di 47 giorni immediatamente successivo al crollo del viadotto che va dallo scorso 15 agosto al prossimo 30 settembre. Nel corrispondente periodo dello scorso anno erano state programmate 424 partenze.
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- L'incremento del +14,2% anno su anno del numero delle partenze è attribuibile principalmente alla prosecuzione del trend di crescita del traffico marittimo che è in atto nel porto di Genova e sembra anche confermare che finora le compagnie di navigazione non hanno cancellato scali di proprie navi al porto di Genova o che li hanno dirottati su altri vicini scali portuali.
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- Tale ipotesi sembra essere avvalorata anche dalla comparazione tra il numero di partenze previste dal porto di Genova nel periodo precedente e in quello successivo al crollo di Ponte Morandi: se lo scorso anno erano 424 le partenze previste programmate nel periodo tra il 15 agosto e il 30 settembre, con un calo del -55,6% rispetto alle 956 partenze previste nel periodo usualmente di maggiore intensità di traffico marittimo tra il 1° giugno e il 14 agosto, nel 2018 le 484 partenze previste tra il 15 agosto e il 30 settembre risultano pressoché della stessa percentuale (-52,3%) inferiori alle 1.015 partenze programmate tra il 1° giugno e il 14 agosto.
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- Tuttavia sarà necessario attendere i consuntivi del traffico delle merci movimentato dal porto di Genova nel mese di settembre di quest'anno e nei mesi immediatamente successivi per verificare se questa fiducia verrà confermata dalle compagnie di navigazione che nel frattempo potrebbero decidere di trasferire quote dei volumi di traffico da Genova verso altri porti, magari mantenendo comunque inalterato il numero degli scali al porto del capoluogo ligure.
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