La decarbonizzazione dello shipping passerà attraverso l'utilizzo di combustibili marini basati sull'idrogeno. Ne è certa Trafigura, società tra le leader mondiali nel settore delle materie prime e non proprio disinteressata nell'indicare quali fuel saranno più idonei per consentire al trasporto marittimo di ridurre le proprie emissioni di carbonio dato che da tempo l'azienda di Singapore investe nell'idrogeno e nei suoi derivati. A corroborare la previsione, Trafigura ha presentato i risultati di una propria ricerca secondo cui i carburanti a base di idrogeno svolgeranno un ruolo essenziale per la decarbonizzazione dello shipping, documento che rileva anche un “enorme potenziale” per le nazioni del Sud del mondo derivante dalla produzione di ammoniaca verde e di metanolo verde necessari per soddisfare la crescente domanda di questi fuel a basse emissioni.
«La nostra ricerca - ha affermato Margaux Moore, coautrice e responsabile Energy Transition Research and Venture Investments presso Trafigura - prevede che il “Global South” potrebbe produrre quasi 4.000 exajoule all'anno di idrogeno verde a prezzi competitivi, rispetto ad una domanda annuale da parte dello shipping stimata di 20-40 exajoule. Ciò potrebbe offrire ai paesi in via di sviluppo la possibilità di sviluppare nuove industrie di esportazione e creare migliaia di posti di lavoro qualificati. Tuttavia, ciò sarà possibile solo se l'industria navale potrà concordare obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione e, soprattutto, implementare un prezzo globale del carbonio per i combustibili marini».
A tal proposito, già in un Libro Bianco del 2020 Trafigura aveva esortato la definizione di un prezzo delle emissioni di carbonio dello shipping sotto forma di un'imposta di settore obbligatoria a livello mondiale supervisionata dall'International Maritime Organization, specificando che ciò era necessario per colmare il divario di competitività tra i fuel ad alta intensità di carbonio e i combustibili alternativi a basse o zero emissioni. Imposta il cui valore, secondo Trafigura, potrebbe essere fra 250 e 300 dollari a tonnellata. L'esortazione è stata rinnovata nell'ultima ricerca che invita l'IMO a introdurre entro il 2025 una tassa sul carbonio obbligatoria al fine di ridurre il gap di prezzo tra i fuel utilizzati attualmente dalle navi e i combustibili derivati dall'idrogeno ritenuti da Trafigura essenziali per la decarbonizzazione del trasporto marittimo.