Oggi Eni e Saipem hanno firmato un accordo per lo sviluppo della
bioraffinazione che, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione
delle due aziende, punta in particolare allo studio e alla eventuale
realizzazione di impianti per la produzione di biojet, carburante
sostenibile per l'aviazione, e del biocarburante HVO diesel,
prodotti al 100% da materie prime rinnovabili (ai sensi della
direttiva UE 2018/2001 “REDII”), commercializzato nelle
stazioni di servizio Enilive con il nome HVOlution e utilizzabile
dai mezzi su strada, navali e ferroviari.
L'accordo prevede l'applicazione della tecnologia proprietaria
Eni Ecofining™ sia per lo sviluppo di nuove bioraffinerie, sia
per la conversione delle raffinerie tradizionali e coniuga la grande
esperienza tecnologica e operativa di Eni con le competenze
distintive che Saipem ha maturato nella progettazione e costruzione
di questo tipo di impianti. Eni è stata la prima compagnia al
mondo a convertire, a Venezia Porto Marghera e a Gela, due
raffinerie tradizionali in bioraffinerie per la lavorazione di
materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali,
residui dell'industria agroalimentare e oli vegetali, utilizzando la
tecnologia Ecofining™, con il supporto di Saipem su entrambi i
progetti.
Eni prevede di espandere la propria capacità di
bioraffinazione dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno ad
oltre cinque milioni di tonnellate/anno entro il 2030.