
Medef, la principale federazione datoriale francese, ha
sollecitato una rapida conclusione degli scioperi nei porti
nazionali in atto dall'inizio dell'anno e che il sindacato CGT ha
annunciato verranno intensificati il prossimo mese se non verrà
accolta la richiesta di non applicare l'ultima riforma pensionistica
di lavoratori portuali. La federazione, che ha inviato una lettera
al presidente Emmanuel Macron, ha evidenziato oggi che i ripetuti
scioperi hanno un forte impatto sulla supply chain e gravi
conseguenze sull'economia francese in quanto comportano notevoli
costi aggiuntivi e ritardi, minacciando la competitività
delle aziende e migliaia di posti di lavoro.
In particolare, Medef ha sottolineato le rilevanti conseguenze
sul settore dei trasporti, con un costo aggiuntivo medio - ha
specificato la federazione - che è stimato pari al 23% dei
costi di trasporto solitamente osservati e con una perdita di
fatturato del 21% rispetto alle previsioni che per il solo mese
corrente è stimata di circa il 25%, analoga al calo delle
operazioni portuali.
Per risolvere la situazione, Medef ha proposto l'urgente
istituzione di un'unità di coordinamento pubblico-privato che
riunisca tutte le autorità e le amministrazioni competenti,
nonché le federazioni nazionali degli attori interessati, al
fine di trovare rapidamente soluzioni per limitare l'impatto degli
scioperi e garantire la ripresa delle attività il prima
possibile.