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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 5/2001 - MAGGIO 2001 |
Progresso e tecnologia
Più movimentazioni, più velocità, più
precisione
Con nuove mega-mavi dell'ultima generazione all'orizzonte, i terminals
avranno bisogno di gru con la capacità di effettuare più
movimentazioni, ad una velocità più elevata, e con
un maggior grado di precisione da altitudini sempre più
consistenti. L'impatto di questa attività concentrata nella
tecnologia della movimentazione dei cargos affliggerà direttamente
sia i cavi che le strutture per il loro riavvolgimento (mulinelli).
Al momento attuale, sono state raggiunte velocità di carico
di 200 m/min, con un tempo di accelerazione inferiore ai 3 secondi,
da un'altezza di 50 metri e oltre. L'efficienza e l'affidabilità
delle gru sono state migliorate grazie all'introduzione di sensori
e monitors, nonché di sofisticati programmi di diagnostica.
Un esempio pratico di quanto detto è la gru SCS2 della
Bromma. Anche se le unità di carico attuali hanno in media
circa 150 operazioni tra input e output (I/O) da monitorare, la
SCS2 si presenta quale prodotto di controllo singolo da potersi
utilizzare come I/O, come PLC e pure come controllore della catena
distributiva, fino ai 48 punti I/O per nodo. Pertanto, grazie
a tutte queste caratteristiche, la Bromma è riuscita a
ridurre i suoi "cores" da una media di 44 per 2,5 mm2
a24 per 2,5 mm2, facendo in modo che i cavi della gru
fossero più leggeri. Come risultato, non è più
fattibile l'utilizzo di baskets collettori gravity-based, o almeno
questa è l'opinione di Ottonel Popesco, Presidente del
gruppo e amministratore della Cavotec Group. Egli ritiene che
impiegare piuttosto che un cavo singolo una struttura formata
da cavo e mulinello elimini sia i problemi associati con l'aumento
di altitudine delle gru che quelli legati all'utilizzo di cablaggi
più leggeri in presenza di forti raffiche di vento.
Che i porti ed i terminals accettino o meno i pregi ed i vantaggi
dei mulinelli rispetto ai baskets gravity-fed, dipenderà
dai prezzi di contratto delle gru, e anche dalle condizioni climatiche
sotto le quali ci si troverà ad operare. I mulinelli hanno
costi iniziali molto più elevati e maggiore tensione sui
cavi, dovuta alla pressione continua che deve essere mantenuta,
invece i gravity baskets, che sembrano molto più semplici
quando osservati dalla superficie e pertanto potrebbero sembrare
meno costosi, richiedono cavi di maggior trazione e spessore quali
i Basketheavyflex della Cavotec. Popesco, comunque, avverte che
nelle operazioni ad alta pressione ad elevate altitudini, alte
velocità e presenza di forte vento bisogna assicurarsi
che il diametro dei mulinelli non sia inferiore a 1,5 metri. Un
cono guida deve pertanto essere allocato nel basket per permettere
l'avvolgimento del cavo. Egli ritiene che la forma del basket
sia importante almeno quanto la possibilità di aprirlo
con facilità. Popesco raccomanda un'altezza di almeno 2
metri e un'apertura a cono, e una lubrificazione periodica della
superficie del cavo con prodotti che non causino eccessivi accumuli
di polvere, come grassi di silicone, per facilitare l'inserimento
nel basket. La Cavotec avvisa che con un cavo del tipo Basketheavyflex,
utile a questo proposito, i cavi dovrebbero essere introdotti
nella parte inferiore del basket in senso antiorario e srotolati
dalla parte esterna dell'involucro originario. Invece di prendere
tutte queste precauzioni, testimonianze in molti porti asseriscono
che la manutenzione sui gravity-fed baskets è ancora molto
bassa.
Produttività
Il punto debole del sistema, comunque, diviene evidente nelle
applicazioni ad elevata velocità e soprattutto quando si
lavora in condizioni di vento forte dove si registra una produttività
inferiore dovuta ai tentativi dell'operatore di mantenere l'integrità
del cavo che si riavvolge per non farlo avvolgere su se stesso
con il vento.
"In presenza di tali condizioni, la direzione del vento,
l'angolo di avvolgimento del cavo, l'accelerazione del carrello,
la velocità di avvolgimento, il tipo di nave e l'ammontare
di containers che si trovano sul ponte dell'imbarcazione sono
tutti elementi da prendere in considerazione", dice un portavoce
della ECT. "Venti forza 8-9 nella scala Beaufort sono il
limite per i sistemi di avvolgimento dei cavi del tipo basket
gravity-fed".
Ugualmente cruciale è il problema della direzione dalla
quale proviene il vento. Secondo la ECT, un vento a forza 6 con
angolazione 30° può causare più danni a una
nave di un vento forza 8 con un angolo di 90°. "Un cavo
di una basket spreader che si muove, si attorciglia su se stesso
e fuoriesce dalle guide può arrecare numerosi problemi
di non facile soluzione e ritardare notevolmente la nave",
dice il portavoce. La ECT ha già modificato otto gru, per
evitare tutti questi inconvenienti, nel modello Vahle a mulinello,
e tutte le nuove ordinazioni sono standardizzate per questo nuovo
tipo di argano.
Però ogni macchinario ha i suoi piccoli problemi, e così
è anche per le gru Vahle a mulinello. Ad esempio in questo
caso è difficile mantenere la giusta tensione del cavo
e bisogna effettuare una costante ed efficiente manutenzione dell'attrezzatura.
Il mulinello poi deve essere in grado di avvolgere il cavo senza
sprecare della tensione o usurarlo eccessivamente.
Allo stesso tempo, è ugualmente importante che la ruota
motrice sulla quale si avvolge il cavo sia in grado di tirare
o mollare il cavo stesso alle velocità limite per l'accelerazione
e la decelerazione, anche a condizioni di basse temperature ambientali.
Durante questa operazione, gli effetti cumulati della maggiore
durezza del cavo e della più consistente frizione derivante
dalla trazione e dall'interazione di olii viscosi con i materiali
impiegati richiedono una superiore coppia di torsione all'output
da parte della ruota motrice.
Comunque, durante lo svolgimento del cavo, la coppia di torsione
deve essere almeno sufficiente a impedire che il cavo si srotoli
su se stesso senza alcun controllo. Una ruota motrice è
necessaria per fornire sufficienti livelli di coppia di torsione
durante le due operazioni di avvolgimento e svolgimento del cavo,
mantenendo allo stesso tempo una tensione costante su di esso,
indipendentemente dalla velocità di carico della gru o
dalla sua direzione.
Uno dei metodi che può essere utilizzato per fornire questa
coppia di torsione costante è l'uso di ruote motrici a
frequenza controllata. Le Hillmar Industries ritengono che un
sistema duplice di vettori di trasmissione dia performances superiori
in quanto a migliore e più costante coppia di pressione
rispetto a un semplice sistema basato su di un invertitore. Spiega
Lawrence Ong, manager settore vendite della Hillmar Industries,
gruppo canadese: "L'operazione di un motore a induzione richiede
l'azione di due diversi tipi di vettori all'interno del motore.
Uno dei due rappresenta il flusso che produce la corrente che
magnetizza il campo del motore. L'altro vettore consta del meccanismo
che produce la corrente della coppia di torsione. Attraverso calcoli
matematici complessi chiamati trasformazioni algoritmiche coordinate,
il computer di bordo può analizzare senza soluzione di
continuità le correnti dei due vettori e determinare esattamente
che cosa sta accadendo all'interno del campo magnetico del motore".
Inoltre, spiega sempre Ong, il codificatore posto all'interno
del motore fornisce già direttamente la velocità
interna del computer ed informazioni sulla posizione del rotore.
Tutti gli inputs così ricavati sono poi introdotti nelle
formule complicate succitate che vengono risolte e rielaborate
elettronicamente in pochi milionesimi di secondo. Le soluzioni
scaturite a loro volta producono segnali di errore che risultano
in veloci e precise correzioni istantanee di voltaggio e frequenza
applicate alle performances del motore. Le correzioni di forza
e campo magnetico rendono possibile la regolazione della coppia
di torsione e della velocità del motore con precisione
estrema, e allo stesso tempo fanno produrre alla corrente del
motore valori elevati di coppia che non sarebbero possibili se
il controllo lavorasse da puro invertitore.
La reazione ad alta velocità dà anche ai vettori
di trasmissione la capacità di produrre mutamenti istantanei
e più prossimi non solo nell'output della coppia di torsione
del motore, ma anche nella direzione della coppia stessa. Ad esempio,
un motore può andare normalmente e produrre una certa coppia
di pressione positiva durante il carico in un certo momento, e
poi rigenerarsi completamente nell'istante in cui il motore assorbe
la coppia di pressione dal carico e produce azione frenante in
pochi millesimi di secondo.
"Tutto ciò è come un computer di bordo per
un'automobile ad alta definizione", dice Ong. Egli ritiene
che la regolazione della velocità di un invertitore non
sia migliore della frequenza di passaggio del motore che è
fatto muovere. "È usualmente una piccola percentuale
della velocità in assenza di carico, ma questa stessa riduzione
di velocità si applica all'intera gamma di velocità
del motore. Sebbene a basse velocità, la velocità
di passaggio da regime in assenza di carico a regime di pieno
carico misurata in RPM rappresenta una percentuale di gran lunga
superiore della velocità di marcia stessa. Molte applicazioni,
comunque, non lavoreranno con tali frequenze di passaggio delle
velocità. Ci sono volte in cui la coppia di pressione è
necessaria a velocità zero, ovvero si rende essenziale
un controllo della coppia anziché della velocità
stessa, o anche volte in cui c'è soltanto bisogno di gamme
di velocità più vaste. Un controllo di tipo vettoriale
effettua un monitoraggio senza soluzione di continuità
dei passaggi di regime del motore mediante l'utilizzo di un sistema
di feedback a loop più ravvicinati."
Tra gli altri vantaggi ci sono anche:
- la regolazione della velocità di +/- 0,1% rispetto
alla velocità preimpostata;
- accurate operazioni a basse velocità in rallentamento,
compreso il frangente di 1 RPM;
- si permette al motore di lavorare ad una temperatura meno
elevata, o almeno più bassa di quella che ci sarebbe se
ci fosse un invertitore;
- una gamma di velocità di 6.000:1.
La ditta inglese Metool Products ha sempre utilizzato un vettore
di flusso diretto da cavi avvolti su mulinelli per le gru nel
porto di Felixstowe. Il sistema Vector fa uso di vettori di trasmissione
di flusso per variare in modo continuo la coppia di torsione in
relazione al diametro di avvolgimento per fornire così
una costante tensione di cavo. Permette anche la compensazione
di perdite di frizione nella scatola del cambio della gru e miglioramenti
nella funzionalità del cilindro di rullaggio.
Le riduzioni nelle tensioni del cavo causate dai sistemi di trasmissione
succitati permettono una maggiore vita del cavo. La Metool si
vanta spesso del fatto che i suoi mulinelli per cavi da carico
non hanno parti spiccatamente meccaniche, il che implica costi
zero per manutenzione di tipo meccanico e flessibilità
totale, nel senso che il sistema può essere programmato
per venire perfettamente incontro alle necessità delle
operazioni di volta involta in corso.
Alcune compagnie, comunque, preferiscono comperare il tamburo
senza il sistema di trasmissione elettrico. Assunto ciò,
le gru della Noell preferiscono seguire questa strada. Sembra
che applicare da un lato i sistemi di controllo in-house e dall'altro
la trasmissione elettrica eviti l'interfaccia e i problemi di
sincronizzazione che possono incorrere quando le due unità
sono prodotte da differenti manifattori.
"È come avere l'informazione nella nostra testa e
poi doverla spiegare agli altri", dice Theodor Beck, manager
settore elettronica della Noell Crane divisione sistemi. "Noi
abbiamo sviluppato la nostra propria soluzione per venire incontro
al problema. L'invertitore di trasmissione per la nostra velocità
- e la regolazione della coppia di torsione - è un sistema
che utilizza 12 interruttori principali ad impulso per la trasmissione.
Noell fornisce due loop di feedback in questo sistema, uno per
la regolazione della velocità, e l'altro per il controllo
della coppia di torsione. Entrambi i feedback loops lavorano non
indipendentemente in fase di carico, cosicché abbiamo sempre
la richiesta coppia di torsione sul cavo della gru. Il risultato
di questo sviluppo è un sistema di regolazione ottimizzato,
che lavora in tutte le situazioni operazionali per avere un carico
corretto, e, in ultima analisi, per fornire un servizio senza
problemi".
Gerhard Fisher della Siemens concorda pienamente con questa linea
di pensiero. Egli ritiene che quando il sistema di avvolgimento
di un cavo di una gru è fornito a un costruttore di gru
indipendentemente dal sistema di controllo elettronico principale,
possono verificarsi i seguenti svantaggi:
- differenti pezzi di ricambio sono necessarie per il sistema
principale succitato e per il mulinello di trasmissione della
gru e i componenti di tipo PLC;
- differenti attrezzi per la parametrizzazione;
- problemi di interfacciamento tra il PLC principale e il sistema
di controllo della gru nella misura in cui si devono utilizzare
gli stessi segnali.
Per converso, avere gli stessi componenti elettrici per il "core"
ed il mulinello della gru ed utilizzare interfacce comuni e uniformi
non solo elimina i problemi sopra segnalati, ma anche semplifica
la manutenzione e la risoluzione dei problemi, procurando possibili
vantaggi e risparmi nel reperimento dei componenti e svolgimento
di servizi efficienti dal punto di vista dei costi.
Decisioni
Scegliere il cavo giusto che poi andrà inserito nel mulinello
è tanto importante quanto la trasmissione che lo controlla.
Dal punto di vista di un costruttore di mulinelli, i tre criteri
più importanti che influenzano la scelta di un cavo sono
la massima tensione raggiungibile, il suo peso e il suo diametro
complessivo. La Pirelli ha prodotto tutta una gamma di cavi dell'ultima
generazione foderati in gomma e più flessibili per destreggiarsi
al meglio anche nelle applicazioni alle maggiori velocità.
Utilizzare un polimero con base di alto grado come l'EPDM per
i rivestimenti isolanti per cavi ad alto e medio voltaggio fino
a 110 kV può ad esempio essere in questo caso ideale, visto
che le temperature alle quali lavorano i cavi spaziano dai 90°
regolamentari ai 250° in situazioni al limite. Insomma un
cavo deve essere prodotto con materiali dalle buone proprietà
dielettriche e di isolamento.
Nel caso del cavo delle gru con mulinelli Cordaflex (SMK), il
sistema isolante usato comprende un involucro PCP interno ed esterno
con particelle meccaniche antitorsione incastrate dentro. Una
caratteristica fondamentale del nuovo tipo di involucro è
che le due parti sono irrimediabilmente incastrate tra di loro.
Per una resistenza alla tensione ed alla trazione ottimale, la
Pirelli utilizza un conduttore di opposta configurazione, costituito
di singoli fili intrecciati nel diametro assai contenuto di 5xD.
Per accrescere al limite massimo il carico in fase di tensione
del cavo, alcuni tipi di Cordaflex sono forniti di un elemento
centrale di supporto. I cavi per mulinelli MV Protolon (SMK) hanno
proprietà simili e sono disponibili con fibre ottiche integrate.
La Cavotec ha riportato una crescita del 25% nelle ordinazioni
per l'anno appena passato. La compagnia italiana ha anche costruito
una nuova industria di assemblaggio a Shanghai, in Cina, e sta
espandendo la sua fabbrica di Milano.
L'impresa ha registrato le seguenti ordinazioni di recente:
- 18 cavi per mulinelli per ZPMC, Cina, e per Ceres, Amsterdam
Terminal;
- 10 cavi per mulinelli per Oakland, Stati Uniti d'America.
L'italiana Fantuzzi ha invece registrato i seguenti ordini:
- 24 mulinelli per Evergreen Taranto;
- 6 cavi per mulinelli per P&O New Jersey;
- 4 cavi per mulinelli per Martinique;
- 20 cavi per IMPSA Argentina al terminal di Pelpas, Sri Lanka,
Brasile e Argentina;
- 20 cavi per mulinelli ordinati da Kone Finlandia per svariati
progetti.
Nel frattempo, la Vahle riporta ordini per i sui cavi per gru
a mulinello dai seguenti soggetti:
- per ZPMC, gru per il porto di Brema NTB in Germania, 8 di
tipo level-wind con diretta connessione alla scatola di controllo
del dispositivo di sollevamento;
- per Noell, gru per la Maersk Rotterdam, 5 di tipo monospirale
con monitor di controllo della frequenza della trasmissione;
- 5 di tipo monospirale con monitor di controllo della frequenza
della trasmissione per il porto di Said, Egitto;
- 4 gru per ECT Rotterdam, e 8 sostituzioni di meccanismi basket
con strutture Vahle a mulinello tipo level-wind, con monitor di
controllo della frequenza della trasmissione.
(da: Cargo Systems, Aprile 2001)
Brevi su progresso e tecnologia
La Russell impiega mezzi auto-caricanti
La ditta inglese King Trailers ha consegnato una Swing-Thru, la
prima in questo nuovissimo genere di camions autocaricanti, a
John G. Russell. La Swing-Thru integra una gru a motore idraulico
con un mezzo di trasporto e può movimentare containers
di 20, 30, 35 e 40 ft, nonché bodies intermodali del peso
massimo di 35 tonnellate. È l'unico mezzo di trasporto
in grado di caricare containers da entrambi i lati. Può
inoltre sollevare containers fino a 28 tonnellate e doppiamente
alti.
Le barre di stabilizzazione del camion possono estendersi su dei
binari ferroviari e il mezzo può essere fatto lavorare
anche su terreni irregolari e discontinui, eliminando così
la necessità di avere dei pavimenti perfettamente pianeggianti
e regolari. Possono essere caricati e spediti fino a 15 containers
all'ora e i costi unitari sono almeno del 50% inferiori rispetto
a una reach stacker per containers.
Nuovi sviluppi in ambito software
Lo sviluppatore di software di trasporto Mandata ha prodotto Manpack
3, un nuovo software applicativo basato su Windows che utilizza
appieno la piattaforma del sistema operativo a 32 bit, dà
la possibilità di usare il mouse e di effettuare pertanto
le operazioni con dei semplici "click" o di impiegare
delle "hotkeys" sulla tastiera (ndr: combinazioni di
tasti che sostituiscono i comandi del mouse).
Un grande beneficio che apporta il nuovo prodotto è la
possibilità di generare una vasta gamma di forms e reports
personalizzati, per testare l'efficacia e l'efficienza del software
e così tentare di migliorarlo dove si ritiene necessario.
Il programma permette anche una semplice interazione con i fogli
di lavoro in formato Excel, in modo tale da riuscire a creare
delle tabelle che descrivano i flussi di traffico e traccino delle
curve di costo dei veicoli.
Il database di Manpack 3 può essere anche esplorato per
elaborare dei trends storici di movimentazione, per vari settori
(quante operazioni di carico sono state effettuate al di sopra
o al di sotto di una certa soglia, classificazione delle spedizioni
per cliente o destinatario finale e quant'altro). Possono essere
anche registrate in tempo reale tutte le comunicazioni del cliente,
dalle conferme di consegna alla segnalazione di un qualche problema.
Il sistema CeSAR Junior elimina il dondolio in fase di scarico
La CePLuS ha ricevuto e soddisfatto gli ordini della Noell KoneCranes
per il sistema che elimina il dondolio del container in fase di
scarico chiamato CeSAR Junior. Detto sistema è stato recentemente
fatto funzionare a pieno regime su una nave che effettua operazioni
di scarico ad Amburgo.
I manifattori del sistema dichiarano che il CeSAR Junior utilizza
un modello matematico per monitorare continuamente il livello
di movimento del container una volta sollevato con la gru. Sono
valutate anche la velocità di viaggio e l'altezza della
gru.
Il movimento dei carichi è la base del calcolo della velocità
che assicura le performances più sicure e migliori dal
punto di vista dell'unità di carico. Così si eliminano
movimenti indesiderati e pericolosi e risulta anche più
preciso il posizionamento del container a terra.
Contatto satellitare ship-to-shore-to-ship realizzato da Xantic
Un nuovo sistema di messaggi su base satellitare che integra trasmissioni
via telefax, fax e posta elettronica in un solo pacchetto di comunicazioni
è stato sviluppato dalla Xantic.
Il sistema, che si chiama, AmosConnect, gestirà tutte le
comunicazioni ship-to-shore-to-ship, così gli shipmnanagers
saranno in grado di spedire messaggi via Internet a tutti i destinatari
che si trovano sulla rete Internet, o che utilizzano fax e telefax.
Il bello del sistema è che possono anche essere spediti
dei messaggi a tutte le navi allo stesso modo. Il sistema AmosConnect
è già disponibile per gli utenti di Inmarsat-A,
-B, -BHSD, -M, mini-M e M4-MultiMedia.
In Olanda si sta testando la gru più grande del mondo
Una delle gru più grandi del mondo è stata testata
dalla Mammoet Global/Huisman-Itrec a Scheidam in Olanda.
La gru Platform Twin Ring Containerised (PTC 11) è a design
modulare e può essere trasportata via mare ovunque nel
mondo, scomposta e stivata in containers da 20 ft e 40 ft con
un'unità di carico massima di 30,4 tonnellate.
Non sono richiesti permessi speciali per il trasporto via strada,
nave o ferrovia. Secondo la Mammoet, la gru può essere
trasportata in maniera molto efficiente dal punto di vista dei
costi e può essere riassemblata una volta arrivata a destinazione
in un periodo di tempo relativamente breve.
La capacità di sollevamento della gru è di 2.000
tonnellate, ha un peso da sola di 2.100 tonnellate. Durante le
operazioni di carico la gru occupa un diametro spaziale di 21,5
metri. La struttura superiore della struttura ad anello consiste
in due braccia longitudinali connesse a un braccio trasversale
orizzontale sulla parte anteriore. Molte componenti sono montate
sull'asse longitudinale.
La PTC 11 è stata progettata e realizzata soprattutto per
la costruzione e l'aggiornamento delle raffinerie di petrolio
e le installazioni petrolchimiche. La gru può girare su
se stessa a 360° completamente in otto minuti e possiede
verricelli di velocità di 80 metri al minuto. Nonostante
il considerevole peso, il design della gru assicura che la pressione
a terra di tutta la struttura non supera le 28 tonnellate per
metro quadrato.
(da: Cargo Systems, Aprile 2001)
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