Il trasporto dei container da e per il porto di Rotterdam comincia a lasciare la strada per la ferrovia. Il governo olandese sta conducendo una serrata politica d'incoraggiamento a questa trasformazione, e sta ottenendo qualche risultato, anche se per ora non rilevante. Di tutti i container manipolati nei terminal Delta e Home, che costituiscono il 70% di tutto il traffico container del porto olandese, l'autotrasporto l'anno scorso se n'è accaparrato la metà. Ma una piccola vittoria della politica governativa c'è stata, poiché la quota dell'autotrasporto è scesa dal 52 al 50%, mentre quella della ferrovia è salita dal 13 al 14%. E' cresciuto anche il trasporto per via fluviale, che dal 35 è passato al 36%. I due ultimi mezzi di trasporto hanno dunque guadagnato ciascuno un punto percentuale, a scapito del trasporto stradale.
Ma la politica del governo olandese attende risultati a lungo termine. Infatti dal 1993, quando venne iniziata, ad oggi, la quota del trasporto dei container per via stradale è scesa del 16%.
«Per favorire il trasporto dei container per ferrovia - dice Tie Schellekens, portavoce dell'autorità portuale di Rotterdam - abbiamo fatto investimenti in navette ferroviarie per la Slovacchia e la Repubblica Ceca, al fine di favorire anche i collegamenti con l'Est europeo, e nella ferrovia Betuwe, che non è ancora terminata (verrà inaugurata nel 2004, ndr), da Rotterdam ad Emmerich, al confine con la Germania».
Avendo portato di anno in anno la quota del trasporto ferroviario e per via d'acqua interna rispettivamente dall'8 al 14% e dal 26 al 36%, è improbabile che il governo cambi politica nei confronti del trasporto dei container. |
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