Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
04:18 GMT+1
E' morto Giuseppe Dagnino, storico presidente del porto di Genova
Aveva ottant'anni. Guidò il Consorzio Autonomo del Porto dal 1967 al 1983
8 giugno 2001
E' morto questa mattina a ottant'anni Giuseppe Dagnino, l'uomo che ha guidato la lunga fase della trasformazione del suo «amatissimo porto di Genova» in scalo moderno. Presidente dell'allora Consorzio Autonomo del Porto (CAP) dal 18 ottobre 1967 al 14 luglio 1983, Dagnino ha vissuto in prima persona le fasi più esaltanti e quelle difficili che hanno costellato l'evoluzione del porto. Innanzitutto l'avvento del container, che così radicalmente ha mutato i traffici mondiali e i porti. Genova, con Dagnino, ebbe il primo container terminal del Mediterraneo: quello di Ponte Libia, a cui seguirono quelli del bacino di Sampierdarena. Allora Dagnino si recò a New York per trattare con la compagnia pionieristica del trasporto containerizzato, la Sea-Land. E il 24 gennaio 1970 la nave Portoria della società americana, una nave convenzionale le cui stive erano state squadrate per potervi sistemare i container da 35', attraccò a Ponte Libia, dove i cassoni furono scaricati da una portainer Paceco, la prima del genere impiegata sulle banchine genovesi. Ma Dagnino iniziò anche il progetto del terminal di Voltri, senza il quale - come ricordò lo stesso storico presidente del CAP in una pubblicazione di qualche anno fa - oggi il porto di Genova sarebbe piuttosto disarmato.
Con Dagnino il porto genovese ha iniziato ad ampliare i suoi orizzonti. Sia in campo nazionale, dialogando con gli altri scali nell'ambito della nuova Associazione dei Porti Italiani, sia in quello internazionale. Risalgono alla sua gestione le prime iniziative per stabilire una politica portuale mediterranea, con le intese con Marsiglia e Barcellona.
Nella sua fervida vita professionale Dagnino ha speso molte energie per dare all'amministrazione portuale genovese forza e dignità, ma ha dovuto constatare con amarezza come la prestigiosa autonomia del Consorzio Autonomo del Porto sia stata lasciata morire nell'indifferenza. Al "defunto" Consorzio Dagnino ha rivolto spesso parole di sincero affetto e di assoluta dedizione. Alla morte del CAP il suo presidente ha scritto un epitaffio «che in antico si tributava ai valorosi» e che, con certezza, può essere concesso a Dagnino: «Sit tibi terra levis».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore