Nel trimestre conclusosi lo scorso 31 agosto il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation & plc ha registrato un utile netto di 1,23 miliardi di dollari rispetto a 1,18 miliardi nel corrispondente periodo del 2005. I ricavi sono ammontati a 3,90 miliardi di dollari (3,61 miliardi nel periodo giugno-agosto 2005) e l'utile operativo a 1,34 miliardi di dollari (1,32 miliardi).
Nei nove mesi terminati lo scorso 31 agosto l'utile netto è stato di 1,86 miliardi di dollari su ricavi per 9,03 miliardi di dollari, contro rispettivamente 1,92 miliardi e 8,52 miliardi di dollari nel periodo dicembre 2004 - agosto 2005, e il risultato operativo si è attestato a 2,14 miliardi di dollari (2,20 miliardi nel 2005).
«Nonostante l'aumento dei costi del combustibile e il rallentamento dell'attività nei Caraibi - ha commentato oggi il presidente e amministratore delegato del gruppo, Micky Arison - abbiamo comunque aumentato gli utili per azione di oltre il 6% in una situazione difficile. L'introduzione di tre nuove navi, che ha avuto successo, insieme con la positiva stagione crocieristica in Europa e in Alaska ci hanno consentito di compensare costi più elevati per il fuel pari a 55 milioni di dollari e l'indebolimento della domanda nei Caraibi. Sia i nostri marchi europei che nordamericani hanno avuto un'estate molto positiva in Europa ed anche i marchi nordamericani che operano in Alaska hanno operato molto bene nel corso del trimestre».
Carnival ha reso noto che le prenotazioni per il trimestre settembre-novembre di quet'anno sono lievemente inferiori rispetto a quelle per il corrispondente periodo del 2005, mentre i prezzi delle crociere risultano essere lievemente superiori sulla base dell'attuale quotazione del dollaro.