Il World Shipping Council (WSC), l'associazione che rappresenta le compagnie di navigazione che operano servizi di linea, ha annunciato il proprio sostegno alla proposta del governo statunitense per ridurre le emissioni inquinanti delle navi. L'iniziativa prevede di sollecitare l'International Maritime Organization (IMO) affinché adotti misure per ridurre le emissioni di particolato, di zolfo e di protossido d'azoto dalle navi tramite l'introduzione di nuovi standard per il combustibile da impiegarsi in determinate aree e con l'introduzione di nuovi standard relativi ai sistemi di propulsione.
La decisione dell'associazione è stata presa a seguito di una riunione con i rappresentanti della Guardia Costiera americana e dell'U.S. Environmental Protection Agency. Analoga decisione è stata assunta dalla Pacific Merchant Shipping Association, che ha partecipato al meeting.
Attualmente - ha rilevato il WSC - il combustibile impiegato dalle grandi navi oceaniche può avere un contenuto di zolfo del 4,5%, percentuale che la proposta americana prevede di ridurre allo 0,1% in determinate aree costiere dove l'attività delle navi può aere un impatto sulle aree urbane e sulla qualità dell'aria. Si tratta - ha osservato l'associazione - dei medesimi standard proposti dalla Comunità europea per le navi ormeggiate nei porti a partire dal 2010 e dalla California per i porti di Los Angeles e Long Beach.
«Il nostro settore - ha detto il presidente del World Shipping Council e presidente e amministratore delegato della Hapag-Lloyd Container Lines, Adolf Adrion - prende atto del fatto che, affinché si possa accettare un regime internazionale portato avanti dall'IMO, questo deve essere efficace per l'ambiente. Abbiamo sostenuto l'approccio statunitense perché è completo, efficace sull'ambiente e perché garantirebbe una gamma di standard internazionali prevedibili e stabili, cosa di cui il settore ha bisogno per operare in maniera efficace».