- Nel 2007 il contributo dell'industria crocieristica nordamericana all'economia degli USA è cresciuto più del 6%. Lo sottolinea uno studio commissionato dalla Cruise Lines International Association (CLIA) alla BREA (Business Research & Economic Advisors), che evidenzia come il settore abbia sostenuto 354.700 posti di lavoro (348.000 nel 2006), pagando salari per complessivi 15,44 miliardi di dollari (+4,8%), ed abbia generato un giro d'affari di 38,01 miliardi di dollari (+6,4% rispetto a 35,73 miliardi nel 2006), di cui 18,68 miliardi di dollari (+5,9%) di spese dirette da parte delle compagnie crocieristiche e dei passeggeri negli Stati Uniti.
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- CLIA ha reso noto che nel primo semestre del 2008 il traffico crocieristico registrato dalle compagnie dell'associazione ha totalizzato un incremento del 5,43%. Lo scorso anno il traffico era stato di 12,56 milioni di passeggeri (+4,7% sul 2006), di cui 9,45 milioni di residenti negli USA (+1,0%) e 9,18 milioni imbarcatisi nei porti statunitensi (+2,0%).
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- L'associazione ha precisato che nei primi sei mesi di quest'anno le compagnie che aderiscono alla CLIA hanno registrato una crescita del 31% dei passeggeri non nordamericani, grazie principalmente all'aumento alle crociere operate dalle compagnie in Europa e in altri mercati, mentre i crocieristi nordamericani sono aumentati solo dello 0,29%. «Nel 1995 - ha rilevato il presidente e amministratore delegato dell'associazione, Terry L. Dale - appena il 10,6% degli ospiti che navigavano con compagnie crocieristiche che fanno parte della CLIA erano provenienti da fuori il Nord America e da quell'anno ad oggi tale percentuale è cresciuta al 20,5%. I mercati internazionali sono sempre più importanti per molte compagnie della CLIA ed è gratificante vedere come i loro investimenti in queste regioni diano risultati così in fretta».
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- Alla fine dello scorso anno la flotta delle compagnie della CLIA era costituita da 159 navi per una capacità complessiva di 268.062 letti bassi.
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