- ANITA, l'associazione di Confindustria che riunisce le imprese più grandi di autotrasporto, ha reso noto di aver presentato alcune proposte alla Commissione Europea, che sta lavorando alla modifica alla direttiva 2003/96 al fine di definire una diversa metodologia della tassazione dell'energia, con l'obiettivo di avvicinare i costi energetici delle aziende italiane a quelle delle altre nazioni comunitarie. Le proposte sono state sottoposte anche al governo italiano: «occorre avvicinare i costi delle imprese italiane - ha spiegato il presidente di ANITA, Eleuterio Arcese - a quelli delle imprese degli altri Paesi per ridurre la distorsione concorrenziale. A tal fine abbiamo inviato le nostre proposte ai ministri Matteoli e Tremonti per evidenziare tali problematiche».
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- L'associazione ha ricordato che in Italia le accise sul gasolio sono tra le più alte in Europa e che questo pone le imprese italiane in notevole svantaggio rispetto a quelle di altri Paesi. . ANITA ha sottolineato che la norma vigente fissa il livello minimo di accise pari a 0,330 euro per litro di gasolio e che in Italia le accise sono pari a 0,423 euro per litro, cifra che - anche sottraendo il rimborso previsto - porta il livello a 0,403 euro, tra i più alti d'Europa.
- Tra le proposte presentate da ANITA c'è quindi l'elevazione del livello minimo di tassazione per ridurne la differenza rispetto a quello vigente nei Paesi con più elevata tassazione. Poi - secondo l'associazione - occorre rivedere la previsione del gasolio professionale, anche se - ha precisato ANITA - tale proposta sta incontrando notevoli difficoltà nell'Unione, ed è necessario eliminare o almeno ridurre i periodi di deroga per i Paesi con più bassa tassazione ed in particolare per quelli nuovi entrati.
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