Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
09:20 GMT+1
Verhoeven (ESPO): i collegamenti terrestri con i porti europei, inclusi quelli stradali, dovrebbero poter ricevere sovvenzioni fino al 40% dei costi ammissibili
Necessario sviluppare la rete TEN-T nonostante la crisi
29 novembre 2011
Nonostante la crisi economica il core network della rete transeuropea dei trasporti TEN-T deve essere realizzato nei tempi prestabiliti e la Commissione Europea dovrebbe disporre degli strumenti per far sì che gli Stati UE rispettino tali scadenze. Lo ha dichiarato stamani il segretario generale dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), Patrick Verhoeven, in occasione della quarta edizione dell'evento “TEN-T Days”, che si svolge oggi e domani ad Anversa. L'obiettivo della conferenza nella città belga, alla quale partecipano oltre 700 delegati, è infatti quello di discutere le nuove proposte presentate lo scorso mese dalla Commissione Europea sugli orientamenti e sul quadro finanziario per la rete transeuropea dei trasporti TEN-T ( del 19 ottobre 2011).
Verhoeven ha confermato il sostegno espresso da ESPO alle nuove proposte della Commissione e, in particolare, all'opportunità offerta ai porti europei di rafforzare il loro ruolo di gateway multimodali. Inoltre ESPO condivide l'opinione della Commissione UE secondo cui il “core network”, cioè la rete principale TEN-T, debba essere sviluppato prioritariamente entro il 2030, mentre la rete globale - il cosiddetto “comprehensive network” - debba essere realizzata entro il 2050.
«Abbiamo particolarmente apprezzato - ha spiegato Verhoeven - la convinzione che entro queste scadenze i porti di entrambi i network debbano avere adeguati collegamenti con l'entroterra». «Siamo consapevoli - ha proseguito il segretario generale di ESPO - che l'attuale crisi economica renderà tale impresa molto impegnativa, ma questo non dovrebbe essere un motivo per limitare le ambizioni. La Commissione - ha sottolineato - dovrebbe avere gli strumenti necessari per assicurare che gli Stati membri e le altre parti interessate rispettino le scadenze prefissate. Inoltre, nel quadro di Connecting Europe Facility (il piano di investimenti per 50 miliardi di euro presentato dalla Commissione UE per il potenziamento delle reti europee di trasporto, energetiche e digitali, ndr), i collegamenti terrestri con i porti, inclusi quelli stradali, dovrebbero avere diritto di ricevere sovvenzioni fino al 40% dei costi ammissibili, analogamente a quanto avviene per i progetti transfrontalieri».
Viceversa Verhoeven ha espresso rammarico perché «la Commissione non ha colto l'occasione della revisione della rete TEN-T per proporre misure finalizzate a raggiungere una migliore integrazione degli obiettivi della politica dei trasporti e dell'ambiente». «Ciò - ha spiegato - si potrebbe conseguire ad esempio riconoscendo che i progetti che hanno ottenuto lo status di “interesse comune” siano di “rilevante interesse pubblico”. In ogni caso - ha aggiunto - le linee guida delle TEN-T dovrebbero includere le procedure accelerate previste per tali progetti, al fine di rispondere in modo efficiente alle valutazioni di carattere ambientale e di altro tipo».
ESPO ha raccomandato anche di rendere i criteri e la metodologia di selezione dei porti che fanno parte del core network parte integrante degli orientamenti TEN-T e di riesaminare la progettazione e la tempistica dei corridoi multimodali che servirà come strumento per implementare tale rete principale. Inoltre, secondo l'associazione dei porti europei, il comprehensive network dei porti dovrebbe essere il più inclusivo possibile e dovrebbe includere almeno quei porti che attualmente fanno parte della rete TEN-T.
Infine, per quanto riguarda i finanziamenti disponibili, ESPO si è chiesta se, nell'ambito del programma Connecting Europe Facility, sarà sufficiente l'importo di 31,7 miliardi di euro di investimenti che la Commissione UE prevede di destinare all'ammodernamento delle infrastrutture di trasporto europee nonché per realizzare i collegamenti mancanti e per eliminare le strozzature, dato che - ha ricordato l'associazione - per il completamento della rete complessiva TEN-T è stimata necessaria una somma di 500 miliardi di euro entro il 2020, di cui 250 miliardi destinati a completare i collegamenti mancanti e ad eliminare i colli di bottiglia della rete principale. Se da un lato l'European Sea Ports Organisation ritiene che i partenariati pubblico-privati e i nuovi strumenti di finanziamento possano essere d'aiuto, dall'altro l'associazione reputa che i governi dovrebbero in ogni caso continuare ad assumersi le loro responsabilità nel finanziare le infrastrutture di trasporto di base.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore