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Via libera definitivo del Senato alla Convenzione delle Alpi senza il protocollo trasporti
Essendo ispirato al principio del contenimento del traffico alpino, senza aver ancora realizzato i trafori ferroviari tra cui la Tav - ha commentato Giachino - il protocollo trasporti penalizzerebbe economicamente solo il nostro Paese
22 marzo 2012
Ieri il Senato, con 240 voti favorevoli, un contrario e quattro astenuti, ha dato il via libera definitivo al disegno di legge 1474-B, di “Ratifica ed esecuzione dei Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi, con annessi, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991” (approvato dal Senato e modificato dalla Camera).
«La Convenzione - ha ricordato il relatore Francesco Maria Amoruso - tende alla salvaguardia a lungo termine dell'ecosistema naturale delle Alpi, nell'ambito di uno sviluppo sostenibile, oltre che alla tutela degli interessi economici delle popolazioni residenti, stabilendo i principi cui dovrà ispirarsi la cooperazione tra i Paesi aderenti nel settore della pianificazione territoriale, della difesa del suolo e della tutela del paesaggio, del turismo, dell'energia e dei rifiuti». Il senatore Amoruso ha ricordato inoltre che questa ratifica «è già stata oggetto di esame da parte del Parlamento nelle due trascorse legislature, senza peraltro mai arrivare a conclusione definitiva per forti dissensi che si erano registrati circa l'opportunità di autorizzare o meno la ratifica del protocollo sui trasporti».
Il testo originario proposto e approvato dal Senato prevedeva la ratifica di tutti i protocolli attuativi, ivi incluso quello nell'ambito dei trasporti sottoscritto a Lucerna nel 2000. Nell'esame in seconda lettura da parte della Camera dei deputati, tale protocollo è stato invece escluso. È stato dunque presentato - ha precisato Amoruso - il disegno di legge n. 3086, già in corso di esame presso la Commissione Affari esteri, che reca appunto “Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000”. «Questo stralcio - ha dichiarato in aula Amoruso - consentirà quindi oggi (ieri, ndr) l'approvazione del disegno di legge in esame, che ratifica gli altri nove protocolli».
Soddisfazione per lo stralcio del protocollo trasporti è stata espressa dall'ex sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo, Giachino: «il protocollo trasporti, essendo ispirato al principio del contenimento del traffico alpino, senza aver ancora realizzato i trafori ferroviari tra cui la Tav - ha spiegato - penalizzerebbe economicamente solo il nostro Paese».
Giachino ha sottolineato come questa decisione sia molto importante per il settore trasporti, considerato che circa il 50% delle esportazioni e delle importazioni(per un totale di 157 milioni di tonnellate di merce) passa attraverso i valichi e i trafori autostradali. «L'Italia, come aveva giustamente affermato il Conte Cavour - ha rilevato - è l'unico Paese che per andare in Europa deve attraversare le Alpi, con un costo aggiuntivo per le nostre merci di circa 1,5 miliardi di euro. Ovviamente - ha evidenziato Giachino - debbono essere portate avanti tutte le politiche che salvaguardano l'ambiente e l'ecosistema alpino come abbiamo fatto negli anni scorsi incentivando , con ben 83 milioni di euro, la sostituzione dei vecchi mezzi pesanti con gli Euro 5».
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