- Viking Ocean Cruises ha ordinato la costruzione di due navi da crociera al gruppo Fincantieri. Le nuove unità saranno gemelle delle quattro navi che la compagnia americana ha già ordinato al gruppo navalmeccanico italiano, di cui la prima è già stata consegnata all'inizio di quest'anno e la seconda e la terza verranno ultimate nel 2016 e nel 2017, mentre per la quarta devono ancora essere definite condizioni dal punto di vista tecnico e finanziario ( del 12 luglio 2012 e 16 dicembre 2013).
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- Le due nuove navi di cui è stato reso noto oggi l'ordinativo, che verranno prese in consegna a metà 2018 e alla fine del 2020, avranno una stazza lorda di circa 47.800 tonnellate, 465 cabine e potranno ospitare 930 passeggeri su una capacità complessiva di oltre 1.400 persone incluso l'equipaggio. Le navi saranno progettate dalla Fincantieri, mentre gli interni, così come per le precedenti navi ordinate dalla compagnia statunitense, saranno progettati dal Rottet Studio di Los Angeles e dalla SMC Design di Londra.
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- Un altro ordine al gruppo italiano è giunto dalla OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation sur l'Armement), l'organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti, che - nell'ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare Italiana, la cui prima tranche è stata avviata nei mesi scorsi - ha commissionato un ulteriore Pattugliatore Polivalente d'Altura (PPA) al raggruppamento temporaneo di impresa costituito tra Fincantieri (mandataria) e Finmeccanica (mandante) attraverso Selex ES, attivando la relativa opzione contrattuale e accorpando la produzione in un'unica fase, resa così immediatamente operativa. Con questa nave diventano così sette i pattugliatori PPA in ordine al raggruppamento temporaneo di impresa: i precedenti sei erano stati assegnati a maggio e ulteriori tre unità sono ancora in opzione. La consegna del primo pattugliatore è prevista nel 2021. Le consegne dei successivi pattugliatori sono previste nel 2022, 2023, 2024 con due unità, 2025 e 2026.
- Fincantieri ha ricordato che, oltre ai pattugliatori PPA, è prevista la costruzione, già contrattualizzata nei mesi scorsi, di un'unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship) e di un'unità anfibia multiruolo (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock), quest'ultima attraverso la forma di un contratto pubblico con l'amministrazione della Difesa Italiana. Il valore complessivo dei contratti assegnati al raggruppamento temporaneo di impresa raggiunge così un valore pari a circa 5,4 miliardi di euro, di cui la quota di Fincantieri è pari a circa 3,6 miliardi di euro, mentre quella di Finmeccanica ammonta a circa 1,8 miliardi di euro.
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- Intanto Fincantieri ha archiviato i primi nove mesi del 2015 con un risultato economico di pertinenza del gruppo negativo per -96 milioni di euro rispetto ad un risultato positivo per 42 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2014. Fincantieri ha precisato che il dato si sarebbe attestato a -73 milioni di euro (rispetto a +67 milioni al 30 settembre 2014) senza gli effetti di oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti. I ricavi sono ammontati a 3.032 milioni di euro, in crescita del +3,3% rispetto a 2.935 milioni di euro nei primi nove mesi dello scorso anno. L'EBITDA è stato di sei milioni di euro rispetto a 207 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre del 2014. L'EBIT è stato di segno negativo per -74 milioni di euro rispetto al risultato operativo di segno positivo per 132 milioni di euro dello scorso anno.
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- Nel solo segmento della costruzione navale Fincantieri ha registrato ricavi per 2.110 milioni di euro (1.855 milioni nei primi nove mesi del 2014) e un EBITDA di 26 milioni di euro (125 milioni), nel segmento offshore ricavi per 847 milioni di euro (991 milioni) e un EBITDA negativo per -16 milioni di euro (+89 milioni) e nel segmento dei sistemi, componenti e servizi ricavi per 149 milioni di euro (129 milioni) e un EBITDA di 19 milioni di euro (13 milioni).
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- Fincantieri ha reso noto che la posizione finanziaria netta del gruppo risulta negativa per -506 milioni di euro al 30 settembre 2015 e positiva per 44 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il gruppo ha spiegato che «la variazione della posizione finanziaria netta è riconducibile all'aumento del fabbisogno finanziario conseguente agli investimenti del periodo per euro 106 milioni, all'incremento delle attività dell'area di business delle navi da crociera ed in parte all'assorbimento di circolante della controllata VARD per alcune commesse con consegna prevista sempre nella prima metà del 2016. Per quanto riguarda le navi da crociera - ha ricordato Fincantieri - i termini di pagamento prevedono, come noto, l'incasso della maggior parte del prezzo al momento della consegna. Questo implica che il capitale circolante impiegato negli ultimi mesi di costruzione sia particolarmente rilevante. Tale dinamica, applicata al calendario produttivo del gruppo prevede la consegna di ben quattro unità nel primo semestre 2016, con conseguente volume notevole di incassi».
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- Nei primi nove mesi di quest'anno il gruppo navalmeccanico italiano ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.852 milioni di euro, con un incremento del +14,2% rispetto a 4.247 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014. Il valore del portafoglio ordini al 30 settembre scorso si è attestato a 17.605 milioni di euro rispetto a 14.590 milioni di euro al 30 settembre 2014. La divisione Shipbuilding ha totalizzato nuovi ordini per 4.148 milioni di euro (3.086 milioni nei primi nove mesi del 2014) e l'orderbook si è attestato a 13.817 milioni di euro (10.549 milioni); i nuovi ordini della divisione Offshore sono ammontati a 299 milioni di euro (1.081) e l'orderbook è sceso a 2.975 milioni di euro (3.564 milioni); la divisione Equipment, Systems and Services ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con nuovi ordini per 473 milioni di euro (168 milioni) e con un portafoglio ordini di 1.083 milioni di euro (721 milioni).
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- Fincantieri ha spiegato che nel segmento Shipbuilding il carico di lavoro è particolarmente sfidante e caratterizzato da un numero eccezionale di prototipi di navi da crociera, distribuiti su diversi clienti, acquisiti durante gli anni della crisi del settore crocieristico a condizioni di prezzo fortemente depresse e le cui consegne sono concentrate nel biennio 2015-2016. Conseguente sovraccarico delle strutture di ingegneria - ha rilevato il gruppo - che non hanno trovato adeguato supporto dall'indotto quasi azzerato dalla crisi e penalizzazione del margine EBITDA nel corso del terzo trimestre 2015, data la tipica concentrazione dei costi negli ultimi mesi di allestimento. Fincantieri ha precisato che, in questo contesto, è stata attivata una task force per la gestione delle modifiche progettuali in produzione e per l'utilizzo di strutture di progettazione e produzione di VARD, azienda norvegese passata sotto il controllo di Fincantieri ad inizio 2013 ( del 23 gennaio e 5 marzo 2013), e sono state intraprese specifiche iniziative finalizzate alla ricostituzione del network di subfornitura e all'avvio di progetti di miglioramento dei sistemi tecnici dell'ingegneria e dei sistemi di pianificazione della produzione.
- Inoltre Fincantieri ha evidenziato che nel segmento Offshore la situazione di mercato si è profondamente deteriorata a livello globale, con conseguente avvio da parte di VARD - ha specificato il gruppo italiano - di programmi di riorganizzazione delle operations, in particolare nei cantieri rumeni e norvegesi, volti a una riduzione strutturale della base costi e all'accelerazione delle azioni per lo sviluppo di sinergie con le attività italiane del business navi da crociera, finalizzati ad aumentarne in modo strutturale la capacità produttiva. Fincantieri ha reso noto che, inoltre, al fine di risolvere definitivamente le perduranti problematiche operative in Brasile, in parte legate all'attuale difficile contesto politico-economico del paese, sono in fase di studio diverse opzioni strategiche.
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- «L'andamento della gestione nei primi nove mesi del 2015 - ha commentato l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - riflette il forte incremento dell'attività produttiva e di progettazione. Tale incremento è conseguenza dell'importante crescita del portafoglio ordini. Tuttavia, il peso degli ordinativi di navi prototipo, acquisiti a bassa marginalità nella fase più acuta della crisi per sostenere l'attività produttiva, ha penalizzato la redditività del gruppo. A ciò si sono aggiunti gli effetti della crisi del settore Oil&Gas, causata dalla non prevedibile discesa del prezzo del petrolio, e il perdurare delle difficoltà di VARD in Brasile, legate anche alla situazione economica e politica del Paese. A fronte di queste criticità Fincantieri sta lavorando a un piano industriale, che sarà definito con la presentazione del bilancio 2015, finalizzato a un adeguato ritorno per gli azionisti. Le direttrici principali del piano saranno improntate ad interventi di carattere organizzativo per migliorare l'efficienza operativa e alla rinnovata attenzione al mercato remunerativo dell'after-sale, che garantisce all'azienda una crescita più stabile e diversificata, unitamente alla costante innovazione di prodotto e di processo. Per quanto riguarda VARD - ha aggiunto Bono - il piano prevederà un ulteriore sviluppo delle sinergie produttive e ingegneristiche con Fincantieri e la risoluzione definitiva delle criticità in Brasile. Nel frattempo prosegue l'impegno per definire importanti commesse, come l'accordo con Carnival dello scorso marzo, che una volta finalizzate garantiranno un backlog di grande rilevanza e una visibilità di lungo periodo sui ricavi. Infine, particolare attenzione dedicheremo al personale, per il maggiore coinvolgimento dello stesso nell'attività operativa, anche attraverso innovativi strumenti incentivanti».
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- Nei primi nove mesi del 2015 le performance economiche della controllata VARD hanno registrato un forte deterioramento. Il periodo è stato archiviato con una perdita netta di oltre -1,1 miliardi di corone norvegesi (121 milioni di euro) rispetto ad un utile netto di 30 milioni di corone norvegesi nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno. I ricavi sono calati del -7,1% a 7,8 miliardi di corone norvegesi. EBITDA ed EBIT sono stati entrambi di segno negativo pari rispettivamente a -356 milioni e -566 milioni di corone norvegesi rispetto a rispetto a risultati di segno positivo per 309 milioni e 155 milioni di corone norvegesi nei primi nove mesi del 2014.
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- Nei primi nove mesi di quest'anno VARD ha incamerato nuovi ordini per oltre 2,6 miliardi di corone norvegesi, con una contrazione del -70,5% sul corrispondente periodo del 2014. Il valore del portafoglio ordini al 30 settembre scorso era di 14,0 miliardi di corone norvegesi rispetto a 20,1 miliardi al 30 settembre 2014.
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- Nei primi nove mesi di quest'anno il gruppo Fincantieri ha attuato complessivamente una riduzione dell'organico che è sceso da 21.689 unità al 31 dicembre 2014 (di cui 7.706 unità in Italia) a 20.868 unità al 30 settembre 2015 (di cui 7.733 unità in Italia). «Tale effetto - ha spiegato l'azienda - è riconducibile al decremento delle risorse impiegate nei cantieri della controllata VARD principalmente in Romania, a seguito degli interventi di riduzione costi conseguenti alla contrazione del carico di lavoro derivante dalla difficile situazione del mercato dell'Oil&Gas in cui opera la controllata».
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- Intanto ieri Andrea Mangoni ha rassegnato le proprie dimissioni dalle cariche di componente del consiglio di amministrazione e di direttore generale di Fincantieri. «Desidero - ha dichiarato l'amministratore delegato Bono - ringraziare per l'opera svolta, insieme al consiglio di amministrazione e all'azienda tutta, il dottor Andrea Mangoni, al quale formulo i migliori auguri per i nuovi passaggi professionali».
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