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Confitarma, gli ostacoli che frenano la flotta italiana sono in parte superabili con una drastica semplificazione della burocrazia
Mattioli: un'area ECA nel Mediterraneo potrebbe essere presa in considerazione solo dopo aver valutato i benefici derivanti dall'implementazione del Sulphur Cap 2020
19 giugno 2019
«Difendere e rafforzare la competitività della flotta italiana continua ad essere la priorità di Confitarma», lo ha sottolineato il presidente della Confederazione Italiana Armatori, Mario Mattioli, nella sua relazione alla sessione privata dell'assemblea della Confitarma tenutasi oggi a Roma. Mattioli ha precisato che, in tal senso la Confederazione «ancora oggi considera il Registro Internazionale il pilastro di una politica marittima efficace ed espansiva, che in venti anni ha portato alla crescita della nostra marineria restituendole la competitività nei traffici internazionali e nel grande cabotaggio dove l'occupazione italiana e comunitaria, nello stesso periodo, è aumentata del 140%».
Se nel periodo 1998-2018 la consistenza della flotta di bandiera italiana in termini di tonnellate di stazza lorda è cresciuta del +78% salendo da 8,7 milioni a 15,5 milioni di tsl, dal picco di 19,1 milioni di tsl il trend si è invertito e da quell'anno sino al 2018 il tonnellaggio della flotta italiana è diminuito del -19%. «Nonostante la riduzione della flotta di bandiera italiana - ha però sottolineato Mattioli - riusciamo ancora a confrontarci con le altre marine che non devono fare i conti con oneri, vincoli e burocrazia tutti italiani».
Il presidente di Confitarma ha osservato che «gli ostacoli che frenano la flotta italiana, almeno in parte sono superabili attraverso una drastica semplificazione di norme e procedure burocratiche. Abbiamo ricostituito il Comitato Regole e Competitività - ha ricordato Mattioli - proprio per dare un nuovo impulso a questa azione soprattutto attraverso l'instaurazione di un dialogo più stretto con le istituzioni al progetto di modernizzazione delle regole. Peraltro - ha aggiunto - come ho avuto modo di affermare recentemente, ritengo che il tema della di sburocratizzazione fino ad oggi sia stato affrontato dal cluster marittimo in modo non coordinato con tante proposte, quasi tutte condivisibili ma spesso caratterizzate da un individualismo che inevitabilmente tende a svalutare l'interesse comune». Mattioli, che è anche presidente della Federazione del Mare, organizzazione che rappresenta il cluster marittimo italiano, ha rilevato che a tal proposito proprio la Federazione del Mare potrebbe essere la sede per accogliere «tutti coloro che sono disponibili a condividere gli obiettivi per formulare finalmente proposte che veramente possano restituire forza al cluster marittimo italiano».
Mattioli si è soffermato anche sulle recenti proposte francesi per una possibile istituzione di una ECA (Emission Controll Area) nel Mediterraneo, nella quale applicare limiti più severi alle emissioni delle navi. Il presidente di Confitarma ha precisato che la Confederazione ritiene che la sede più opportuna per discutere tali iniziative debba essere l'International Maritime Organization (IMO). Peraltro - ha evidenziato - attualmente lo shipping mondiale si sta impegnando in uno sforzo senza precedenti per rispettare i nuovi limiti del contenuto del tenore di zolfo nei combustibili marini che dal 1° gennaio 2020 si ridurrà di ben sette volte passando dal 3,5 % allo 0,5%. Una ECA nel Mediterraneo - ha osservato - potrebbe essere presa in considerazione solo dopo aver valutato i benefici derivanti dall'implementazione del Sulphur Cap 2020.
Nella riunione odierna l'assemblea di Confitarma ha approvato il bilancio e la relazione annuale sull'anno 2018 ed ha proceduto anche al rinnovo per il quadriennio 2019-2022 del Collegio dei Probiviri e di quello dei Revisori, nonché del presidente di quest'ultimo. Dall'elezione a scrutinio segreto sono risultati eletti, per il Collegio dei Revisori, Bernardo Cirillo (presidente), Roberto Coccia, Carlo Lomartire e Pia Queirolo (supplente), e, per il Collegio dei Probiviri, Giorgio Berlingieri, Alfonso Magliulo, Dario Scannapieco, Corrado Medina (supplente) e Francesco Serao (supplente).
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