A causa della perdita del traffico crocieristico, quest'anno il valore dei mancati introiti del porto di Livorno generati da questa attività potrebbe essere compreso tra 54,0 milioni di euro, nell'ipotesi più ottimistica, e, in quella più pessimistica, 64,7 milioni (59,5 milioni al netto delle spese di bunkeraggio). La stima è frutto di uno studio elaborato dalla direzione Sviluppo, Programmi Europei e Innovazione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale che è stato presentato ieri in un webinar dedicato al crocierismo e alla blue economy e che definisce i due scenari sulla base dell'ipotesi che nel primo caso il traffico crocieristico nel porto labronico riparta a settembre e nel secondo caso che il riavvio avvenga invece nel 2021.-
- L'AdSP ha specificato che l'analisi prende le mosse da alcune drammatiche certezze: i dati, aggiornati all'8 maggio scorso e resi noti dal terminal crociere Porto di Livorno 2000, evidenziano che - a causa delle limitazioni alla mobilità decise per contenere la pandemia di Covid-19 - sono stati cancellati complessivamente 179 scali di navi da crociera a Livorno sugli oltre 379 inizialmente programmati, pari ad un calo prossimo al -50% del totale. Prima della crisi sanitaria le previsioni formulate dalla società di consulenza Risposte Turismo indicavano che nel 2020 il traffico crocieristico nel porto di Livorno si sarebbe dovuto attestare a 897.720 passeggeri, con una crescita del +6,8% rispetto al 2019.
|