- Felsa Cisl, Nidil Cgil Genova e Uiltemp Liguria chiedono garanzie per gli 88 lavoratori somministrati del porto di Genova. Specificando che , Sergio Tabo', Laura Tosetti e Roberta Cavicchioli, rappresentanti rispettivamente delle tre organizzazioni sindacali, hanno ricordato che la vertenza si è protratta lungamente per tutto lo scorso anno sino ad arrivare nel mese di novembre all'accordo siglato tra Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, vertici della agenzia Intempo e della Compagnia Unica, intesa che ha garantito l'occupazione per i mesi di dicembre e gennaio. Dopo l'ultimo incontro del 28 dicembre però - hanno sottolineato i tre sindacalisti - non c'è stata più alcuna convocazione.
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- Ricordando che, sempre in virtù dell'accordo, in questi giorni deve partire il tavolo di confronto tra le parti che porti alla definizione del percorso per la stabilità occupazionale di questi storici precari che, anche in pandemia, hanno garantito la propria attività e l'operatività portuale, Tabo', Tosetti e Cavicchioli hanno chiesto a tutti i soggetti firmatari dell'accordo di fissare in tempi rapidi una data per arrivare ad una definizione della vertenza. «Non vorremo - hanno precisato - arrivare a fine mese senza soluzioni: dobbiamo dare gambe a quanto abbiamo sottoscritto tutti insieme in Autorità Portuale e definire una volta per tutte il destino professionale dei somministrati del porto di Genova». Nello specifico, Felsa Cisl, Nidil Cgil Genova e Uiltemp Liguria si augurano che tutti e 88 i lavoratori somministrati che da tempo operano all'interno del porto con competenze e impegno invariato vengano ricompresi in percorsi di stabilizzazione, come già concordato al tavolo.
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