Nel porto di Anversa sono stati avviati i lavori di rinnovamento dell'Europa Terminal, il container terminal gestito dalla PSA Antwerp del gruppo terminalista PSA Corporation di Singapore. Gli interventi, che hanno l'obiettivo di garantire l'accesso al terminal alle portacontainer di ultima generazione e ad introdurre misure per ridurre le emissioni, saranno articolati nell'ambito di tre fasi della durata complessiva di circa nove anni. Le opere richiederanno un investimento complessivo di 335 milioni di euro. I lavori, la cui esecuzione è stata assegnata al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Artes-Roegiers, Artes-Depret, Herbosch-Kiere e Royal Westminster Boskalis, includono l'effettuazione di interventi di dragaggio per approfondire da -13,5 ad un massimo di circa -16 metri i fondali dei 1.200 metri lineari della banchina. Inoltre l'attuale fronte della banchina sarà demolito per essere sostituito e il tutto verrà effettuato senza interrompere l'operatività del terminal. Inoltre l'amministratore delegato di PSA Belgium, Cameron Thorpe, ha sottolineato che i lavori consentiranno tra l'altro di incrementare la capacità di traffico annua, che è di circa 1,8 milioni di teu, di oltre 700mila teu. Oggi, intanto, l'Europa Terminal è stato visitato dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, assieme al presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, all'amministratore delegato per le aree Europa, Mediterraneo, Nord e Sud America di PSA. David Yang, al consigliere di amministrazione di PSA Italia, Giulio Schenone, all'amministratore delegato di PSA Genoa Investments, Roberto Ferrari. Toti ha poi incontrato Tan Chong Meng, amministratore delegato del gruppo di PSA International. «Oggi - ha spiegato il presidente della Regione Liguria illustrando i motivi della visita - siamo qui per parlare delle prospettive di crescita del porto di Genova, di cui PSA è uno dei principali operatori gestendo i terminal di Pra' e di PSA Sech. Quello genovese è uno scalo sempre più competitivo grazie anche ai principali players del settore terminalistico a livello mondiale, che continuano a credere e a scommettere sul nostro scalo. Il porto di Genova deve puntare a differenziarsi sempre di più dal punto di vista delle attività, ed essere in grado di ospitare tutti i protagonisti della blue economy in modo tale da permettere alle migliori energie di esprimersi, generando una positiva concorrenza che ne stimoli ulteriormente lo sviluppo». «Stiamo assistendo - ha aggiunto il presidente dell'AdSP, Signorini - a grandi cambiamenti nel mondo della logistica, portuale e dei trasporti. Genova è al centro di questi mutamenti e oggi abbiamo avuto un confronto molto stimolante con uno dei principali players mondiali, PSA, che opera anche nel nostro porto, utili per le decisioni pianificatorie e di investimento della port authority».
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